L’Europa sta cercando di rendere il mercato delle materie prime critiche più stabile per le proprie aziende. Per questo motivo, ha proposto una nuova legge che vada a regolare il settore e che potrebbe avere profonde implicazioni, soprattutto nell’industria dei veicoli elettrici (EV).
Attraverso le nuove norme, l’Europa punta ad ottenere un accesso stabile e diversificato alle materie prime strategiche. In particolare si guarda alle terre rare, elementi cruciali per molte tecnologie, tra cui i motori e le batterie utilizzate nei veicoli elettrici.
Stando a quanto emerso da un recente report di IDTechEx sui motori elettrici intitolato “Electric Motors for Electric Vehicles 2024-2034” è possibile stimare la richiesta di terre rare nel prossimo futuro. La domanda è destinata a superare 1 miliardo di kg entro il 2031, una cifra che conferma l’importanza strategica nel settore.
Le Terre Rare sono fondamentali per la realizzazione dei motori elettrici utilizzati nell’industria automotive e l’Europa vuole regolamentarne l’utilizzo
Emerge chiaramente come l’Europa sia molto dipendente da altri Paesi per l’approvvigionamento di queste materie critiche. Attraverso la nuova legge proposta, l’UE vorrebbe aumentare la produzione e la lavorazione delle terre rare all’interno dei Paesi membri e ridurre la dipendenza da altri.
Il settore automobilistico è quello che è maggiormente interessato con tutta la produzione dei veicoli elettrici. Attualmente, l’82% del mercato globale delle auto elettriche utilizza motori a magneti permanenti. Questa tecnologia è basata, appunto, sulle terre rare per motivi di efficienza, ma nel futuro la situazione potrebbe cambiare.
Brand europei come Renault, BMW, Mercedes e Audi stanno lavorando a tecnologie senza magneti. Nel 2022 la quota di mercato di questa tecnologia era inferiore al 23% ma l’Europa è la regione con la maggiore concentrazione.
Se la legge dovesse essere promulgata, verrà regolata l’estrazione, la lavorazione, il riciclaggio e la raffinazione delle terre rare all’interno dell’UE. I vantaggi saranno certamente relativi all trasparenza e al riciclaggio delle materie critiche.
Tuttavia, la legge potrebbe anche generare un effetto opposto. Ci potrebbero essere un impatto negativo, causando una discriminare le aziende UE e comportare una carenza di componentistica. I legislatori dovranno valutare attentamente i pro e i contro tenendo in considerazione tutti gli aspetti e, soprattutto garantire una crescita per l’industria automobilistica elettrica.