Quante volte nei film abbiamo assistito a scene in cui esperti di informatica e hacker, considerati dei veri e propri geni, riescono ad entrare ovunque, in qualsiasi sistema, anche quelli posti sotto il controllo del Governo. Ebbene, sappiate che queste scene sono tutt’altro che false, hacker e grandi esperti del settore esistono davvero e sono in grado di intrufolarsi ovunque.
È questo è il caso di un gruppo di giovani hacker italiani, chiamato Mhackeroni, che è stato in grado di intrufolarsi all’interno del satellite Moonlighter del Governo americano.
Tuttavia, seppure questa situazione possa comportare delle conseguenze legali assolutamente non di poco conto, in realtà, il tutto è stato svolto in completa autorizzazione del Pentagono che, al contrario, ha fatto anche i suoi più sinceri complimenti all’attività di questo gruppo.
Gli hacker italiani vincono la sfida “Hack a Sat”
Il Governo americano infatti, con l’intento di verificare la sicurezza e la capacità di anti-hackeraggio dei suoi sistemi, ha deciso di imbastire questa sfida.
Si tratta della competizione informatica “Hack a Sat” lanciata dalla DefCon.
I vincitori sono riusciti a portarsi a casa ben 50.000 dollari offerti direttamente dal dipartimento della difesa spaziale e dall’aeronautica militare degli Stati Uniti.
L’ardua competizione ha avuto luogo a Las Vegas. Dopo un centinaio di gruppi hacker provenienti da ogni parte del mondo, solo cinque finalisti sono riusciti ad arrivare alle fasi finali della gara.
Tra essi ricordiamo: il team italiano “Mhackeroni“, vincitore assoluto della gara, i polacchi “Poland can into Space”, secondi classificati, gli svizzeri “PFS”, arrivati terzi, i tedeschi “Krautsat”ed infine, come quinti classificati, gli americani “SpaceBitsRUs”.
La sfida è iniziata l’11 Agosto ed è terminata 13 Agosto. Un tempo davvero ridotto che dovrebbe ancora più far rendere conto dello straordinario talento di questo piccolo gruppo di hacker. Un team rappresentato da alcuni dei più brillanti ricercatori e studenti delle Università italiane, tra cui il Politecnico di Milano.
Dopo la riuscita del progetto, il team ha pubblicato su Twitter l’immagine ottenuta direttamente dal satellite hackerato.
Molto simpatico infatti è anche il logo che appare nella foto, firma dell’azione degli hacker Mhackeroni.
Insomma, pare proprio che gli Stati Uniti dovranno rivedere l’efficacia dei loro sistemi di sicurezza.