Il fenomeno dei “nomadi digitali” sta crescendo in modo esponenziale, con una stima di 35 milioni di persone in tutto il mondo che adottano questo stile di vita. Tali lavoratori-viaggiatori stanno gradualmente modificando le loro abitudini. Sebbene l’11% dei digital nomads dichiari di restare in una località per 1-2 mesi e il 12% si ferma per almeno 3 mesi, circa il 50% sceglie di rimanere nello stesso posto per non più di 4 settimane. Questo comportamento riflette il desiderio di combinare la routine lavorativa quotidiana con la scoperta del panorama locale.
Quando si tratta di alloggio, la maggior parte dei nomadi digitali preferisce soggiornare in hotel. Tuttavia, non è raro che alcuni chiedano ospitalità ad amici o familiari. Altre opzioni popolari includono case vacanze, appartamenti affittati da privati attraverso piattaforme di ricerca, camper e ostelli.
Questa flessibilità nell’alloggio consente ai nomadi digitali di vivere in modo economico e di sperimentare diverse culture e ambienti.La crescente popolarità del nomadismo digitale può essere attribuita a diversi fattori. La tecnologia ha reso più facile che mai lavorare da remoto, e molte persone stanno cercando modi per sfuggire alla routine tradizionale dell’ufficio. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha accelerato la transizione verso il lavoro remoto, rendendo il nomadismo digitale una scelta più accessibile per molti. Tuttavia, è essenziale notare che, sebbene questo stile di vita possa sembrare affascinante, presenta anche delle sfide. La connettività può essere un problema in alcune aree, e la costante mobilità può avere un impatto sulla salute mentale e fisica. Nonostante ciò, per molti, i benefici di vivere e lavorare in luoghi diversi superano di gran lunga le sfide.