Una delle donne più affascinanti e misteriose della storia dell’umanità è legata all’antico Egitto. Cleopatra VII, ultima faraona, dominò la storia e la scena politica egizia per tre secoli. La sua figura è avvolta da uno spesso velo di mistero, che continua ancora oggi a suscitare curiosità e immaginazione.
Sono pochi i reperti ritrovati in cui fu immortalata: solo delle monete e un rilievo presente nel tempio di Dendera. Data la scarsità di raffigurazioni, il suo aspetto è un enigma che in molti tentano di risolvere da secoli. I dibattiti più numerosi non sono stati fatti sul suo operato come imperatrice, ma bensì sul colore della sua pelle.
Qual è il colore della pelle di Cleopatra?
Ultimamente la questione è ritornata al centro dell’attenzione per l’uscita di maggio della serie Netflix “Regina Cleopatra”, interpretata da un’attrice di colore. Gli esperti, tuttavia, sono concordi sul fatto che non esistano prove effettive che indichino quale fosse il colore della sua pelle. Inoltre, le rappresentazioni dell’epoca, con molta probabilità non erano realistiche per trarre le esatte informazioni.
Il ricercatore Andrew Kenrick, dell’Università dell’East Anglia, ha sottolineato ancora una volta che l’aspetto delle statue antiche può essere fuorviante. L’ex ministro egiziano delle antichità Zahi Hawass ha invece la convinzione che Cleopatra non fosse di certo di origine africana, sottolineando le sue origini greche\macedoni.
Tuttavia, la questione “colore della pelle” non deve oscurare la sua storia, i suoi successi e il suo impegno. Nell’antico Egitto le sue realizzazioni sono state immense e di grande valore e, oggi, in un mondo moderno, pare sia più importante il suo colore piuttosto che le sue gesta e l’immenso potere da regina. Bianca, nera o in qualunque modo si voglia definire, questo non toglie alcun valore alla sua figura. Uomo o donna, è ciò che si fa a contare, non l’aspetto fisico.