Ci sono storie reali che con il tempo sono diventate leggende, racconti da narrare per spaventare i bambini, mostri che si nascondono nell’ombra. Una di queste è quella di Vlad l’Impalatore, conosciuto comunemente come il Conte Dracula.
Vlad, nel quindicesimo secolo, fu uno spietato sovrano, non nominato impalatore per puro caso, ma un nuovo dettaglio è stato svelato su questo storico personaggio. Secondo alcuni studi avrebbe avuto una caratteristica che lo renderebbe ancora più spaventoso: piangeva sangue. Per la precisione, era affetto da una condizione chiamata emolacria, che porta, per l’appunto, ad un mix di lacrime e sangue.
Seppur si tratti di una condizione reale, anche se rara, questa rivelazione aggiunge oscurità alla sua già terrificante figura.
Dracula e le lacrime di sangue
La sua leggenda è stata ispirazione di trascrizioni, come il famosissimo romanzo di Bram Stoker pubblicato nel 1897, di innumerevoli film, di fumetti e persino di canzoni. Eppure dietro Vlad, c’è ancora tanto mistero.
L’imperatore era anche nominato Vlad Drăculea, letteralmente “Figlio del Drago”, e governò una regione chiamata Wallachia, che si trova al confine con la Transilvania, divenuta una delle destinazioni turistiche per eccellenza. Nella sua terra natia, la Romania, è storicamente considerato come un difensore della patria, un eroe. Nel mondo è conosciuto per la sua sfrontata e dura mano di ferro, per usare un eufemismo. Si stima che abbia ucciso circa 80.000 persone, molte attraverso la pratica dell’impalamento.
Piuttosto che analizzare i racconti letterali, che contengono innumerevoli dettagli di fantasia, i ricercatori si sono concentrati su tre documenti reali, scritti da Vlad stesso. Si tratta di lettere, una del 1457 e una del 1475, indirizzate al governatore Thomas Altemberger, della città di Sibiu.
Per preservare lo stato dei reperti, hanno utilizzato una tecnica non invasiva ed hanno identificato peptidi e proteine che sono ancora presenti sulla carta. Tra questi, sono stati trovate cellule connesse alla ciliopatia, indicanti una mutazione genetica compromettente il funzionamento organico. Non solo, quindi, l’Imperatore pare avesse problemi alle vie respiratorie e alla pelle, ma anche alle retine, indicando la presenza di emolacria.
Molto probabilmente, questa nuova informazione verrà sfruttata per la raffigurazione del tenebroso Conte nelle prossime opere, dando quel giusto tocco macabro in più.