Nel linguaggio tecnologico un chip o circuito integrato è un componente elettronico composto da un wafer di materiale semiconduttore con sopra una serie di circuiti integrati.
I chip possono avere numerosi utilizzi e vengono usati al fine di ottenere dei dati in uscita. Le diverse applicazioni di questi dispositivi sono, tra le altre, il funzionamento di elettrodomestici smart, di apparecchiature tecnologiche come computer e cellulari, la realizzazione di sistemi per le automobili.
E voi sapete che i microchip possono essere anche impiantati negli esseri umani? Proprio così, questa pratica è estremamente utile e il dispositivo impiantato contiene un codice univoco associato a dati presenti in un database esterno. Questi dati potrebbero includere informazioni personali, storico medico e trattamenti passati.
Da uno studio italiano nasce il primo chip commestibile
Uno studio tutto italiano condotto dall’Istituto di Tecnologia di Milano ha portato alla creazione di chip impiantabili negli esseri umani costruiti con del materiale commestibile.
Lo scopo era la creazione di chip che non fossero pericolosi per la salute umana ed è stato raggiunto grazie a una tecnica particolare. I circuiti elettrici vengono stampati non con il comune inchiostro ma bensì con l’oro liquido, materiale commestibile per le persone.
Inoltre un’altra componente del chip è il chitosano, una materia che costituisce la corazza dei granchi e con la capacità di assorbire l’acqua all’interno del corpo umano.
Questi dispositivi commestibili potrebbero rivelarsi utili per eseguire delle analisi lungo l’intestino con il rilascio di farmaci all’occorrenza e per trattare i diversi disturbi alimentari.