La questione della sicurezza informatica è stata fortemente dibattuta, negli ultimi giorni, in seguito ad un attacco hacker Russo verso le banche italiane.
Infatti, questa situazione, ha portato le persone a porsi determinate domande relative al grado di sicurezza dei nostri sistemi informatici e la percentuale di data breach che coinvolgono attualmente il nostro paese.
Per data breach, in informatica, si intende la violazione dei dati, o meglio la fuga delle informazioni, intenzionale o meno, di dati informatici protetti, particolarmente riservati e confidenziali. Insomma, un vero e proprio attacco informatico da parte di hacker esperti.
Tuttavia, al contrario di quanto si possa pensare, l‘Italia non è assolutamente tra i paesi più a rischio di attacchi informatici.
Ciò, è stato verificato attentamente grazie ad una ricerca svolta dalla piattaforma Surf Shark, il servizio VPN a pagamento che consente una navigazione sicura su Internet.
Secondo questa ricerca, infatti, tra il primo e il secondo trimestre dell’anno 2023, si è assistito ad un esponenziale aumento degli attacchi hacker che ha visto coinvolti paesi come gli Stati Uniti, Russia, Cina e Corea del Nord.
Ciò che rincuora particolarmente, almeno non per quanto ci riguarda, è che in questa lista l’Italia sembra non apparire affatto. E probabilmente, l’aumento di data breach
presso questi paesi, è da imputare alle difficili relazioni internazionali che intercorrono attualmente tra di loro.Questa lista è stata stilata tenendo conto del numero effettivo di account hackerati, come già detto, nell’ultimo trimestre e che sono state pubblicate direttamente online.
Come si può notare, L’Italia non risulta affatto, così come anche la Germania.
Segno che potrebbe indicare il fatto che la maggior parte di questi attacchi informatici siano determinati da cause politiche.