Ad oggi sembra quasi impossibile riuscire a trovare una persona che non abbia uno smartphone. Questi dispositivi sono diventati praticamente insostituibili nella vita di ognuno, grazie alle innumerevoli funzioni e servizi in essi integrati, telefoni cellulari sono diventati indispensabili per la vita personale ma anche professionale di ognuno di noi.
Tuttavia, proprio come Superman, anche gli smartphone hanno la loro kryptonite, l’acqua.
Infatti, malgrado lo sviluppo di alcune tecnologie per rendere gli smartphone più resistenti all’acqua, esse non sono di certo in grado di far diventare i nostri dispositivi completamente impermeabili.
Non a caso, alcune certificazioni, come per esempio l’IP 68, al contrario di quanto si possa pensare, sono utilizzate al fine di indicare semplicemente il grado di resistenza degli smartphone ad una certa profondità in acqua, resistenza che, però, ha una durata limitata. Infatti, tali sistemi di “protezione”, possono essere applicati al fine di salvaguardare la sicurezza del proprio dispositivo nel momento in cui questi cadano in acqua, per poi venire recuperati subito dopo. Dunque, fino al momento in cui non si avrà la possibilità di disporre di particolari tecnologie in grado di rendere gli smartphone immuni all’acqua, o almeno fino a quando non si procederà alla realizzazione di cellulari con le branchie (ovviamente scherziamo), è sempre consigliabile tenere lontano i propri telefoni dai pericoli di un’immersione in acqua.
Tuttavia, se nonostante le raccomandazioni, il vostro smartphone è caduto in acqua
, non disperate, il dispositivo potrebbe ancora essere “salvato”.