Gli smartphone sono diventati i dispositivi tecnologici più posseduti al mondo. Infatti, se ci si riflette un po’ su, è ancora possibile incontrare persone che non hanno un computer, un tablet, un iPad, ma sono davvero rari coloro che, ad oggi, non non dispongono di un telefono cellulare.
I costanti sviluppi tecnologici e il fatto che i dispositivi mobile abbiano integrato in sé, a poco a poco, funzionalità che solo qualche tempo prima risultavano essere una prerogativa di alcuni dispositivi, come fotocamere e consolle (per i giochi), non ha fatto che rendere gli smartphone uno strumento praticamente insostituibile.
In grado di semplificarci la vita grazie alle sue enormi potenzialità di applicazione, di superare i limiti di spazio e tempo e di essere persino una piacevole compagnia nei momenti di noia.
Tuttavia, l’utilizzo prolungato di tali dispositivi, potrebbe incidere enfaticamente sulla salute dell’uomo. In quanto ogni dispositivo tecnologico, compresi gli smartphone, emettono un certo livello di radiazioni che il nostro corpo e la nostra testa assorbono.
Tali radiazioni possono compromettere in maniera irreversibile il nostro stato di benessere. Per questa ragione l’Unione Europea, negli ultimi anni, al fine di tutelare la sicurezza e la salute delle persone, ha emanato alcuni decreti legge che costringono i produttori di cellulari, di non superare un certo livello di radiazioni per dispositivo.
Il livello di radiazioni degli smartphone, corrisponde ad un indice di misurazione che viene definito SAR
. Tale indice indica in maniera particolare, la quantità effettiva di radiazioni elettromagnetiche che vengono assorbite dall’ uomo.