Radiazioni cellulare modelli smartphoneRadiazioni. Ne sentiamo tanto parlare, per la loro pericolosità, per i danni che comportano, per il loro utilizzo nei diversi campi (dalla medicina alla produzione di energia), ma sapete che si propagano anche dalle vostre mani? No, non avete i superpoteri, facciamo riferimento al cellulare.

Gli smartphone che utilizziamo con così tanta frequenza, a cui siamo tanto affezionati, che cerchiamo con disperazione nel momento in cui non li troviamo, emettono radiazioni. Diversi studiosi, tra i quali anche oncologi, hanno cercato di capire come queste influiscano sul nostro corpo. Sebbene non ci siano dati del tutto certi, una percentuale degli analisti, è fortemente convinta che queste possano causare danni non indifferenti al nostro organismo, fino a portare allo sviluppo di malattie gravi come il cancro.

Come capire se il nostro cellulare è radioattivo

Partiamo col dire che tutti i cellulari emettono radiazioni, quindi in ogni caso sarebbe utile cambiare le nostre abitudini, diminuirne l’uso e soprattutto non porli direttamente nelle nostre tasche. Ci sono addirittura studi che hanno stabilito che porre lo smartphone nella zona pelvica (in tasca) per l’uomo, potrebbe portare anche all’infertilità a causa soprattutto del calore prodotto dal device.

Esistono tuttavia cellulari che producono più o meno radiazioni. L’Unione Europea, proprio per frenare le aziende dal produrre smartphone maggiormente pericolosi, ha stabilito che il limite massimo di radiazioni deve essere pari a 2 w/kg. Questo limite segue un indice nominato SAR, il quale misura il modo e la quantità in cui il nostro organismo risponde alla radioattività.

Purtroppo ci sono ancora case produttrici che propongono cellulari con un alto livello SAR, nessuna esclusa. Ad esempio, per l’azienda Xiaomi, sarebbero da evitare modelli come il Mi Note 10 o il Mi 9T. Neanche la grande mela (non New York) si esime dalla classifica, per lei ci sono ad esempio l’iPhone 7 e il modello successivo. Per la casa di produzione coreana Samsung invece abbiamo diversi modelli di Galaxy come il Note Plus o l’A52. Infine, solo perché se continuassimo la lista diverrebbe infinita, troviamo i Google Pixel 3 e 4.

Questo sproloquio per dirvi che quando acquistate uno smartphone controllate l’indice SAR. L’equazione è semplice: più è basso, meno è radioattivo, più è vicino ai 2 w/kg più è pericoloso.

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