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Italia: in cenere oltre 8 milioni di posti di lavoro a causa dell’IA

L‘Intelligenza Artificiale sta vedendo in questi anni un enorme sviluppo investirla, il boom è partito con i chatbot generativi ma sta vedendo sviluppi su vari aspetti, basti pensare che la sigla di Marvel Secret Invasion è stata creata con l’Intelligenza Artificiale, dunque le IA generative stanno portando ad un processo di automazione importante e radicale il cui scotto lo stanno pagando i lavoratori che, stanno vedendo i posti di lavoro diminuire sensibilmente.

Anche l’Italia non è immune a questo processo, a lanciare l’allarme è Confartigianato in un documento in cui vengono analizzate le conseguenze che l’AI generativa può avere sull’occupazione nel nostro Paese, sottolineando come circa 8,4 milioni di italiani rischino di perdere il posto di lavoro a causa dell’IA, il tutto in coerenza con quanto affermato da studi internazionali che attestano come tutti i lavoratori rischino di essere sostituiti dalla tecnologia.

 

Percentuali per ogni nazione

Dunque una buona percentuale di lavoratori potrebbe subire l’effetto dell’automazione, nel dettaglio in Italia siamo sul 36%, una percentuale più bassa rispetto alla media Europea, la quale raggiunge il picco con il Lussemburgo con il 59,4% dei lavoratori coinvolti:

  • Italia: 36,2%
  • Germania: 43%
  • Francia: 41,4%
  • Lussemburgo: 59,4%
  • Belgio: 48,8%
  • Svezia: 48%
  • Media europea: 39,5%

Sebbene il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, non sia pessimista, secondo lui l’IA sicuramente è utile a vari scopi, ma non raggiungerà mai il livello di bellezza di prodotti fatti e finiti dall’Intelligenza Artigiana, la quale deve usare a governare l’IA.

Secondo l’ente comunque i rami più colpiti saranno quelli intellettuali ed amministrativi:

  • tecnici dell’informazione
  • tecnici della comunicazione
  • dirigenti amministrativi
  • dirigenti commerciali
  • specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione
  • specialisti in scienze e ingegneria
  • dirigenti della Pubblica Amministrazione.
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Pubblicato da
Eduardo Bleve