L’avanzamento tecnologico e l’invenzione delle IA (intelligenze artificiali) non hanno solo aspetti positivi. Rapidamente, quest’ultime, stanno entrando a far parte della nostra vita di tutti i giorni e stanno cominciando ad “invadere” sempre più il mercato lavorativo.
Da recenti analisi condotte da Confartigianato, un’associazione rappresentante le piccole e medie imprese nostrane, ha evidenziato come le IA stiano impattando sul lavoro degli italiani e come stiano cambiando le strategie aziendali con il loro utilizzo.
I dati preoccupanti dell’impatto delle IA sul lavoro
Secondo lo studio precedentemente nominato, sono circa 8,4 milioni gli italiani che rischiano di essere sostituiti dalle IA. Si tratta del 36,2% dei lavoratori presenti nel nostro Paese. Il numero, ad un primo impatto, è alquanto spaventoso, tuttavia c’è da considerare che si posiziona ancora sotto la media europea che raggiunge il 39,5%.
Questa differenza mette l’Italia in una posizione leggermente più favorevole rispetto a nazioni come la Germania o la Francia, che hanno raggiunto numeri elevatissimi con rispettivamente il 43% e il 41,4% dei lavoratori.