Lo smartphone riesce a combinare caratteristiche all’avanguardia con prestazioni incredibili, dettate dalla presenza di Qualcomm Snapdragon 8 Gen2, ma anche da una configurazione con 24GB di RAM e 1TB di memoria interna, senza dimenticarsi della ricarica Supervooc da ben 240W. Il design a quattro strisce luminose, che prende il nome di Pulse Interface Pro, offre la più ampia possibilità di personalizzazione, con nuove forme interattive, come ad esempio il ritmo musicale o la luce costante (personalizzando le luci fino a 10 contatti o 10 applicazioni).
Tra le varie specifiche tecniche notiamo anche la presenza di un ampio display da 6,74 pollici di diagonale, con refresh rate a 144Hz, un design caratterizzato da cornici davvero ridotte al minimo, 20’000 livelli di luminosità, dimming
a 2160Hz e supporto Pro-XDR.
Analizzando ciò di cui si è poi discusso nella conferenza, Realme ha elogiato la propria crescita rapidissima, sottolineando quanto nessun altro brand di nuova creazione sia stato in grado di entrare all’interno della top 10 entro 10 anni dalla fondazione. La scelta di mettere sul mercato prodotti con un design rivolto ai giovani ha portato i suoi frutti.
In secondo luogo, l’attenzione al design rappresenta il caposaldo dell’idea di Realme, consolidata dalle ultime collaborazioni con i più famosi designer, come Naoto Fukasawa, capaci di conferire agli smartphone un aspetto unico, in un momento storico in cui tutti i dispositivi si assomigliano fin troppo tra di loro.