Diversi scienziati e medici stanno ancora cercando di comprendere come la radioattività del nostro device possa influire sul malfunzionamento dei nostri organi. Alcuni oncologi sono addirittura arrivati a pensare che possano far nascere patologie estremamente gravi e, talvolta letali, come il cancro.
Non esistono ancora analisi che attestino il grado di pericolosità effettiva, tuttavia tutti sono concordi con il fatto le radiazioni dei cellulari fanno male, soprattutto se questi vengono usati eccessivamente e posti costantemente a contatto diretto con il corpo. Inoltre, c’è un’importante valore da tenere in considerazione di cui parleremo fra poco.
Gli smartphone, a seconda della casa produttrice e più spesso del modello, emettono livelli differenti di radiazioni
. Ma come capire quali siano i meno dannosi? Semplice, in base alla quantità. Questa quantità è misurata da un particolare indice chiamato SAR che definisce il modo in cui l’organismo umano assorbe le radiofrequenze prodotte dai diversi smartphone.Dopo studi condotti, per tutelare la salute di ogni cittadino, l’Unione Europea ha stabilito un limite che nessun cellulare deve superare: 2 w/kg. Purtroppo però alcune aziende tendono ancora a mantenersi sul filo del rasoio, sfiorando quasi quella soglia. Per fare qualche esempio: il modello Huawei Mate 9 raggiunge un valore SAR pari a 1,69 W/Kg oppure lo Xiaomi A1 che ha un valore SAR ancora più preoccupante con l’1,75 W/Kg. Ci sono tantissimi modelli ad avere un tasso SAR elevato, che siano Samsung, Apple, Google. Quindi come capire quale smartphone sia meglio acquistare? Semplice, informatevi.
Ogni cellulare deve indicare per legge i w/kg dell’indice e più questi saranno vicini allo zero. allora meno sarà dannoso e pericoloso il dispositivo.