Partiamo dal principio: dalla confezione. All’interno troverete: la tastiera; il cavo di ricarica USB-C; keycap alternativi; un ricevitore; un estrattore per i keycap e gli switch e il manuale delle istruzioni.
La tastiera EPOOMAKER Shadow-x si ispira alle tastiere meccaniche custom dalla fascia di prezzo più alta. Tuttavia, proprio per cercare di mantenere costi, gli sviluppatori hanno dovuto effettuare delle rinunce sul materiale. Ad un primo sguardo il case superiore sembra essere costruito in alluminio, ma in verità è fatto di plastica ABS, così come la scocca. Questo non la rende meno resistente, anzi è davvero solida e non produce particolari scricchiolii.
I keycap, o copritasti, sono realizzati in PBT double-shot, quindi anch’essi molto duraturi. La piastra, inoltre, è molto particolare in quanto formata in policarbonato trasparente e ha molte fessure da cui si intravede uno strato fonoassorbente in schiuma PORON, che si frappone tra essa e la PCB. La tastiera meccanica è montata su una guarnizione con strato in PCB hot-swap e pad in silicone inferiore, al fine di offrire un’esperienza di digitazione morbida e fluida. Sopra il PCB c’è invece uno strato in schiuma IXPE. Questo significa che la retroilluminazione si limita alla base e non fare brillare le lettere e i simboli.
La SHADOW-X è stata realizzata al fine di unire un’esperienza di digitazione eccellente e confortevole ad un’estetica alquanto artistica. Hanno saputo creare uno stile accattivante ed elegante, incarnando al contempo particolarità e avanguardia. È da subito evidente lo scontro/incontro tra oscurità e luce.
La tastiera presenta un raffinato mix di toni neri e una retroilluminazione RGB che offre un effetto di contrasto. Tuttavia, l’uso del PCB ha però anche un lato negativo, in quanto più spesso e non shine-through. I tasti sono sia in grigio che in nero, precisamente i primi sono quelli principali, mentre i secondi sono quelli speciali, mentre quelli speciali sono neri. Le lettere e simboli, distaccandosi dai toni oscuri, sono invece bianchi.
Le dimensioni sono alquanto singolari, ovvero: 370,4 x 129,8 x 47,8 mm. Questo significa che è più lunga di una 75% (come il modello della stessa casa TH80), ma meno larga, poiché non ci sono i tasti funzione ed inoltre è parecchio “doppia”.
Grazie al suo spessore, è già abbastanza alta di suo. Tuttavia, nel lato posteriore sono posizionati 4 piedini in gomma, che garantiscono la giusta presa su quasi tutta la superficie. È anche dotata di supporti classici. Chi l’acquista può infatti scegliere se rialzarla e regolarla in tre altezze differenti. Per quanto riguarda il peso, ci si aggira sugli 850 grammi, quindi leggermente pesante ma non troppo da renderla difficilmente trasportabile.
La SHADOW-X ha un formato al 70%, il che significa che in totale è composta da 70 tasti. Un buon numero considerando la percentuale di spazio a disposizione. È priva di tastierino numerico e dei tasti di funzione ma, come precedentemente accennato, è stranamente lunga. Partendo dal lato destro, è visibile una manopola di selezione e un piccolissimo display da 1,06”. Intorno alla manopola sono inseriti i tasti INS, HOME, DEL, END e PGDN.
Il layout scelto, come nella maggior parte delle EPOMAKER, è quello ANSI, quindi stile americano, non italiano (ISO). Il tasto di invio è insolitamente il più piccolo di tutti. Guardandola con attenzione è notabile l’assenza del tasto per le parentesi angolari solitamente presenti sulla sinistra. Ciò dà più spazio al tasto Shift, dandogli una forma più allungata. Il profilo dei tasti è un SA, vuol dire che la parte superiore è concava, ed è stata pensato per renderli cliccabili con maggiore fluidità, dando la forma perfetta per essere sfiorati con la punta delle dita.
La combinazione dei vari strati, switch e stabilizzatori pre-lubrificati con cura in POM, permettono alla EPOMAKER SHADOW-X di essere precisa, veloce e di avere un suono gradevole. Nonostante sia non del tutto uniforme, quest’ultimo risulta molto più ovattato rispetto a tastiere di maggiore qualità. Una delle sue caratteristiche migliori è la possibilità di acquistarla direttamente con switch Gateron Pro Yellow (ecco la sorpresina). Si trattano, appunto, di switch di un giallo acceso, che possono cambiare in un attimo l’intero design della tastiera rendendola più allegra e divertente. Questi sono il tasto ESC, la barra spaziatrice, il tasto di invio, le frecce direzionali e il backspace.
Come accennato, la sua particolarità è anche data dalla presenza di un piccolo display LCD. Solitamente mostra ora, data e modalità di connessione, ma può essere impostato anche per mostrare alternativamente, GIF e immagini, rendendo l’esperienza più “simpatica”.
La sua funzionalità e tattilità è di buona fattura. È piacevole per scrivere testi lunghi grazie agli switch leggeri che offrono una digitazione veloce e restituiscono un suono leggero ma ritmato.
La tastiera meccanica SHADOW-X comprende l’opzione wireless, ma si può scegliere anche la modalità Bluetooth (fino a 5.0) o 2.4GHz, che consente di concentrarsi sul lavoro o sulle sessioni di gioco più estreme senza intralci dati dai fili. Ciononostante, è disponibile anche la scelta cablata, possibile grazie alla versione USB-C Wired.
Dotata di una batteria da 3000mAh, la SHADOW-X è costruita per una lunga durata, per sostenere il passo degli orari di lavoro più impegnativi. La batteria, infatti, consente l’utilizzo della tastiera per tutto il giorno, senza il bisogno di alcuna ricarica.
Con l’attivazione della retroilluminazione, si ha l’accensione di un numero di led inferiore rispetto alle tastiere solite, il ché prolunga la vitalità della batteria. Tuttavia, il piccolo display a destra resta sempre acceso.
I LED, al contrario, sono spegnibili. È consigliato disattivarli per avere maggiore autonomia, anche perché possiedono una mera funzionalità estetica che approfondiremo tra poco. Il software Driver di cui è dotata la SHADOW-X, uguale a praticamente tutte le tastiere EPOMAKER, permette di regolare i parametri di spegnimento dei led, la modalità di stand-by e di spegnimento della tastiera, cosicché la batteria duri ancora di più.
La EPOMAKER SHADOW-X, come detto poco prima, sfrutta il softwareEPOMAKER Driver, utilizzabile sia con Windows che con macOS. Dalla schermata principale è possibile riprogrammare interamente i tasti accedendo al FnLayer, lo strumento che permette di attivare le diverse funzioni premendo il tasto Fn, potendo anche regolarne la sensibilità. Da questa schermata si ha anche accesso ai 3 layer programmabili grazie all’utilizzo della manopola in alto a destra.
Andando, invece, nella sezione Lightining è possibile selezionare i vari effetti di retroilluminazione e salvarli nella memoria, in modo da non doverli riprogrammare. Inoltre, nel software è presente la schermata Macro,
da cui come è possibile salvare tutte le macro da collegare ai tasti. Una volta registrate, possono essere facilmente modificate aggiungendo o togliendo le funzioni, anche attinenti alle azioni del mouse.In fase di digitazione, EPOMAKER DRIVER stabilizza automaticamente il layout ANSI. Questo fa sì che nella macro ci siano simboli e lettere accentate posizionate in maniera diversa, quindi, se ne si sente la necessità, dovranno essere effettuate delle correzioni manualmente. Nel software è inclusa una particolare modalità, User Define, che rende dinamico l’ascolto della musica: è possibile regolare i LED in modo che seguano il ritmo del brano che si sta ascoltando, creando un pattern personalizzato ad ogni canzone.
La tastiera, di base, possiede già una sua programmazione, con una serie di “trucchi” e scorciatoie facilmente trovabili nel manuale compreso all’interno della scatola. Ad esempio, usando FN con i numeri da 1 a 0, si attivano i soliti task trovabili nelle tastiere più classiche, quelle dei laptop per intendersi. Attraverso queste combinazioni si può gestire la riproduzione dei contenuti multimediali, modificare la luminosità dello schermo e aprire i centri di controllo dei vari programmi. I diversi effetti, però, differiscono se si usa un sistema Windows o MacOs.
Se ci si domanda come fare per attivare i soliti tasti di funzione, assenti sulla tastiera basterà premere FN+L-CTRL per attivarli; ergo per attivare F4 basterà pigiare su FN+4. Per disattivare l’intera sezione di funzione non bisogna far altro che ripetere la stessa combinazione. Altra combinazione importante è FN+Z/X/C. Essa permette di passare tra i 3 layer programmabili creando, appunto, diverse programmazioni per la SHADOW-X, richiamabili tramite combinazioni personalizzate. In questo modo si ha anche l’opportunità di creare layout specifici per giochi o software, senza dover modificare quello di base.
Non ci sono particolari combinazioni per la retroilluminazione: il tutto si gestisce grazie al display laterale. Tuttavia, le sue funzionalità sono molto poche. Oltre alle info di base, il display può riprodurre immagini e GIF o, appunto, modificare i parametri dei LED. L’ultima funzione appare alquanto scomoda, in quanto le combinazioni necessarie non sono facilmente digitabili. Invece, per passare dalle immagini, alle info base o alle GIF sul piccolo display, bisogna usare FN+PgDN.
Passando all’aspetto esteriore, grazie alla presenza di diverse viti che sorreggono la struttura e all’estrattore, è possibile smontarla con molta facilità. Questo permette di cambiate i tasti in caso di malfunzionamenti o danneggiamenti e soprattutto di personalizzare la tastiera in qualsiasi modo si voglia. Magari si potrebbero usare gli swift gialli in dotazione o acquistare gli EPOMAKER Flamingo, Budgerigar, Dawn Pink, Jade Blossom. Insomma, la scelta è ampia e modificabile a seconda dei gusti personali.
Sul sito ufficiale la tastiera EPOMAKER SHADOW-X è disponibile a 85,99 dollari (78,63 euro). Nel nostro Paese il costo si aggira intorno ai 100 euro. Considerando dogane e tutto il resto, se si scegliesse il sito originale con molta probabilità si supererebbe il prezzo italiano. Su Amazon al momento la versione base, con gli switch gialli inclusi, costa 103,99€. Una tastiera meccanica del genere a questo prezzo non è affatto male. Valutando la meccanica hot-swappable, il gasket mount, l’aggiunta del display mini e il resto delle caratteristiche e funzioni, si può dire che ci sia un buon rapporto tra qualità e prezzo.
Se si cerca una tastiera dalle prestazioni simili, della stessa casa di produzione ma con il tastierino, spendendo qualcosina in più, si può acquistare la EPOMAKER TH98. Per avere una tastiera meccanica di livello superiore si dovrebbe aumentare il proprio budget scegliendo, ad esempio la Corsair K95 RGB Platinum il cui prezzo si aggira intorno ai 100 euro.
Una valida avversaria è invece la Logitech G413 USB in Carbonio, su Amazon a 85 euro; tuttavia, ha solo l’opzione cablata ed emette un rumore di digitazione più fastidioso. Forse una vera chicca potrebbe essere la tastiera Logitech G213 Prodigy T Cablata, dotata di illuminazione RGB, con tasti shine-through, resistente alla sporcizia, personalizzabile e con supporto per polsi integrato a soli 59,99 euro. Però dietro a questo prezzo allettante, si nascondono lati negativi: è supportabile solo da un sistema Windows, la connettività è unicamente tramite cavo, pesa leggermente in più ed è più ingombrante.
Partendo dai pro, sicuramente è da citare il selettore in metallo e la particolare presenza del piccolo display LCD. La tastiera possiede inoltre una meccanica hot-swappable che permette di cambiare i tasti in maniera molto pratica e veloce. Come detto prima, è possibile personalizzarla in base alle proprie esigenze. Al tatto risulta comoda e agevole grazie alla forma SA, inoltre, i diversi strati rendono il suono di digitazione gradevole e leggermente ovattato. Come ultimo lato positivo è impossibile non considerare le diverse tipologie dii connettività, soprattutto quella wireless, comoda per chi è sempre in viaggio o in continuo spostamento.
Dove ci sono pro ci sono sempre dei contro, niente è perfetto. Innanzitutto, la retroilluminazione: è del tutto inutile e non visibile, molto leggera e relegata alla parte posteriore. Questo a causa della scelta di adoperare dei tasti in PBT, resistenti, ma non shine-trough. Ciò vuol dire che in stanze e luoghi illuminati “non si vedrebbe un tubo”. Ha uno scopo meramente estetico, i led danno solo un tocco di colore.
Il formato della tastiera in sé potrebbe non piacere a tutti. Dipende molto dai gusti, data la sua particolare forma e mancanza di tasti. Ultima pecca è che purtroppo EPOMAKER usa ancora il software DRIVER, che permette diverse funzionalità, ma in molti si sono lamentati della sua lentezza e di quanto sia “rigido” e non propriamente avanzato tecnologicamente parlando.
Cominciamo da ciò che si nota per prima: l’estetica. I colori utilizzati sono sobri ed eleganti, molto adatti agli ambienti professionali, ma per uno sprint di giocosità o per un utilizzo casalingo si possono sempre adoperare i tasti gialli in dotazione. Diciamo che si può passare un design stile Batman: il cavaliere oscuro o Batman versione lego, a seconda degli switch e dell’umore.
Il formato particolarmente compatto, potrà essere particolare, ma a noi non dispiace affatto. La EPOMAKER SHADOW-X, in generale, ha più qualità che difetti, poi quel mini-display è davvero irresistibile. Per non parlare della sonorità, così flebile da eguagliare le tastiere più costose in assoluto. Oltre che silenziosi, poi, i tasti sono ottimi anche al tatto grazie alla loro forma. Un dettaglio da non sottovalutare, soprattutto se si passano ore e ore a scrivere. I polpastrelli ringrazieranno. Per non parlare delle capacità di connettività differenti a disposizione, la manopola che funziona come un selettore. In ultimo: il prezzo. Con tutte queste caratteristiche il prezzo è più che ottimo, un vero affare.
La tastiera è disponibile sia su Amazon che sul sito ufficiale.