Il bollo auto è la tassa automobilistica che praticamente nessuno di noi vorrebbe dover pagare, si tratta della cosiddetta imposta di circolazione, introdotta dal Governo negli anni ’50, in seguito alla crescente diffusione delle vetture sul territorio. L’idea originaria è stata quella di creare un gettito fiscale che potesse coprire le spese per la manutenzione e lo sviluppo della rete stradale.
Negli anni la tassa ha subito importanti modifiche, sino ad arrivare allo stato attuale: deve essere pagata tramite un bollettino postale, in Posta, oppure semplicemente tramite l’istituto di credito, ha un valore che varia in relazione al messo in possesso (si basa proprio sulla potenza dello stesso), ed è una tassa che viene incassata una volta all’anno dalla Regione.
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Bollo auto, e se diventasse gratis?
Ad oggi l’unico modo per non pagare legalmente il bollo auto consiste nell’acquistare un mezzo elettrico, l’ultima trovata del governo per cercare di incentivarne l’acquisto, andando difatti a limitare al massimo le emissioni di CO2. La tassa, elemento centrale del nostro articolo, è regionale, e per questo motivo anche il periodo di esenzione potrebbe differire in relazione alla dislocazione territoriale; gli utenti che acquisteranno una vettura elettrica godranno in media di 3-5 anni di esenzione, che potrà comunque raggiungere l’infinito solamente nei casi di acquirenti residenti in Lombardia e Piemonte.
Quanto indicato è da ritenersi valido al momento della stesura, in futuro le regole imposte dalla Legge potrebbero subire variazioni.