La prima cosa da sapere riguarda lo stress ed il surriscaldamento della stessa nelle fasi di ricarica. Non dovete dimenticare che la procedura in questione è molto stressante per la batteria, la quale tende a scaldarsi eccessivamente mentre lo smartphone è collegato alla presa a muro. Essendo spesso spento, il sistema di raffreddamento potrebbe non funzionare correttamente, quindi l’unico modo per evitare il surriscaldamento consiste nella dispersione del calore nell’ambiente.
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Il problema è che molti utenti nel mondo hanno la malsana abitudine di caricare lo smartphone di notte posizionandolo ad esempio sotto le coperte, ciò porta lo stesso a non disporre dello spazio necessario per il raffreddamento, creando una sorta di piccolo forno, con conseguenze disastrose per il dispositivo e per l’ambiente. I rischi a cui si potrebbe andare in contro sono elevatissimi: fusione della batteria, rottura del dispositivo mobile e sopratutto rischio d’incendio.
L’unico modo per ricaricare correttamente lo smartphone nel corso delle ore notturne consiste nel posizionarlo in un’area sufficientemente aerata, cosicché possa, come vi abbiamo anticipato, disperdere il calore facilmente nell’ambiente, senza andare a mantenerlo direttamente al proprio interno.