La Generazione Z sta dimostrando un crescente interesse per i telefoni non smart, ovvero quei dispositivi semplici ed economici privi delle numerose funzionalità tipiche degli smartphone moderni. Secondo recenti dati di ricerca forniti da CounterPoint, c’è stata un’impennata nelle vendite di questi telefoni, tendenza che sembra destinata a crescere globalmente.
Ma cosa spinge i giovani a scegliere questi telefoni apparentemente obsoleti? Una delle ragioni principali è la crescente passione per la tecnologia vintage. Questo trend è evidente soprattutto su TikTok, la piattaforma social più popolare tra la Generazione Z, dove dispositivi come i cellulari a conchiglia o l’iPhone 3GS del 2009 sono diventati oggetto di grande fascino. Anche le fotocamere analogiche a rullino stanno vivendo una rinascita, testimoniando un desiderio di ritorno alle origini e di apprezzamento per la tecnologia del passato.
Tuttavia, non si tratta solo di nostalgia. Molti giovani stanno scegliendo i cosiddetti “dumb phone” come mezzo per disintossicarsi dai social network e dalle app più popolari. In un’epoca dominata dalla connessione costante e dall’assorbimento digitale, possedere un telefono che offre solo funzionalità di base come chiamate, SMS e una semplice fotocamera
può rappresentare una pausa rinfrescante. Questi dispositivi offrono un’opportunità di staccare dalla frenesia dei feed social e dalle notifiche incessanti, permettendo agli utenti di vivere un’esperienza più autentica e meno digitale.Negli Stati Uniti, la vendita di questi telefoni non smart sta crescendo esponenzialmente, con previsioni di 2,8 milioni di unità vendute entro la fine dell’anno. Questi dispositivi, spesso dotati di un piccolo display e di memoria limitata, rappresentano un ritorno alla semplicità. Non offrono giochi, app o social media, ma sono perfetti per chi desidera solo telefonare, inviare messaggi, ascoltare musica e scattare foto di base.
In un mondo sempre più connesso, la scelta di tornare a dispositivi più semplici può sembrare controcorrente. Tuttavia, rappresenta una crescente consapevolezza dell’importanza di trovare un equilibrio tra il mondo digitale e la vita reale. Per molti giovani, possedere un telefono non smart è diventato un modo per proteggere la propria salute mentale, riducendo la dipendenza dai dispositivi e riconnettendosi con il mondo reale.