La questione se gli smartphone ci ascoltano è stata al centro di molte discussioni e preoccupazioni. Recentemente, Michele Serra ha sollevato l’argomento, raccontando di aver discusso di un prodotto con la moglie e di averlo poi visto come suggerimento pubblicitario sul suo computer. Questo ha riacceso il dibattito sulla possibilità che gli smartphone possano “ascoltarci”.
Smartphone: finalmente sappiamo la verità
Molti ritengono che l’idea che gli smartphone ci ascoltino sia una leggenda metropolitana. Tuttavia, la realtà potrebbe essere più complessa. Esistono tecnologie che permettono ai dispositivi di catturare conversazioni, ma la loro applicazione è regolata da normative legali e politiche aziendali. Ad esempio, gli assistenti vocali come Google Assistant, Siri e Alexa sono progettati per ascoltare e rispondere ai comandi vocali. Questi assistenti sono attivati da specifici comandi, come “Ok Google” o “Ehi Siri”. Una volta avviati, traducono la voce in testo e interpretano i comandi. Tuttavia, senza il comando di attivazione, in teoria, non dovrebbero interpretare alcuna parola.
Apple, nota per la sua attenzione alla privacy, ha spiegato che solo dopo il comando “Ehi Siri” i comandi vocali vengono inviati ai suoi server. Prima di ciò, rimangono sul dispositivo dell’utente. Tuttavia, Apple conserva una piccola percentuale delle conversazioni per migliorare il servizio, ma utilizza trascrizioni piuttosto che registrazioni audio.
È importante notare che, mentre aziende come Apple e Google potrebbero avere politiche rigorose, esistono migliaia di altre app con capacità di riconoscimento vocale. Alcune di queste potrebbero essere progettate per catturare conversazioni e utilizzarle per pubblicità mirata. Oltre alla possibilità tecnica, c’è anche un aspetto psicologico da considerare. Spesso, potremmo non renderci conto di aver mostrato interesse per un prodotto o un argomento prima di vederlo come pubblicità. Questo potrebbe essere dovuto a ricerche web precedenti o discussioni sui social media.
Per farla breve, mentre la tecnologia per “ascoltare” esiste, la sua applicazione è limitata da regolamentazioni legali e politiche aziendali. Tuttavia, è essenziale essere consapevoli delle capacità dei nostri dispositivi e delle app che installiamo.