L’operatore telefonico italiano per eccellenza, la TIM, sta subendo diversi cambiamenti. Non parliamo questa volta di nuove tariffe o offerte, ma di dinamiche interne. Il governo attuale ha, infatti, “messo mani” su di esso diventandone azionista attivo, anche se con piccole quote.
La notizia già era nota da inizio agosto da quando il Ministero dell’Economia e il fondo americano Kkr avevano presentato un offerta al consiglio d’Amministrazione della TIM per entrare in NetCo (un’azienda di rete fissa) e rilevare circa il 20% delle quote azionarie.
Cosa cambierà in TIM con il nuovo DPCM?
Il recente Dpcm ha in questi giorni reso attivo il memorandum sopracitato. Il Premier del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha commentato che questo accordo permetterà di dare una nuova prospettiva a quello che, a suo dire, è uno dei migliori operatori nel campo delle telecomunicazioni.
Ha anche continuato dicendo che con questa nuova azione presa dal Governo, sempre sostenuta dal centrodestra, sarà possibile intraprendere il controllo strategico della rete dell’operatore telefonico, salvaguardandone al contempo i posti di lavoro.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sempre in seguito al Dpcm, ha evidenziato il volere del Governo di dare un quadro piuttosto stabile all’impresa TIM, che da qualche tempo sta vivendo una situazione che potrebbe essere definita come d’impasse. In questo modo invece, si potrebbe giungere ad una soluzione.
La presenza del Ministero dell’Economia all’interno della NetCo per la TIM non sarà comunque di grande forma. Si parla infatti di un importo azionario quasi “minimo” del 20%: 2 miliardi e 200 milioni. Questo investimento permetterebbe loro di modificare la rete, di espandere la fibra ottica.
Per quanto riguarda invece il ruolo che avranno gli americani della Kkr, che in NetCo dovrebbe invece raggiungere il 65%. Giorgietti ha anche commentato che questo suo ingresso era del tutto prevedibile e naturale. La Kkr infatti non è nuova alla TIM. Tuttavia, la sua collaborazione con essa permetterà di raggiungere nell’insieme una quota azionaria di gran valore.