Avete mai sentito parlare di collezione di schede SIM? Ebbene sì, si tratta di un’ attività molto diffusa e, al contrario di quanto si possa pensare, altrettanto remunerativa.
Il mondo del collezionismo è così vasto ed incentrato su una molteplicità di prodotti talvolta anche impensabili, per cui ci si domanda: “a chi verrebbe mai in mente di mettersi a collezionare qualcosa di simile?”, La risposta è a chiunque riconosca il valore o la rarità intrinseca di qualcosa.
Anche una SIM, ovvero la scheda telefonica che inseriamo all’interno dei nostri smartphone, può essere un interessante oggetto da collezione che può fruttare persino guadagni interessanti.
Ma cosa rende una SIM rara e quanto sarebbe disposta a pagare la gente per possederne una ?
Una SIM telefonica viene considerata rara dal momento in cui viene riconosciuta come Top Number o Gold Number, a seconda delle preferenze. Ciò significa che il valore di una SIM non riguarda il materiale con cui essa è stata realizzata, ma la sequenza numerica che ogni scheda ha stampato sulla sua superficie.
Ebbene, vi sono particolari serie numeriche che per la loro “stravaganza” o “coincidenza intrinseca” vengono considerate più rare e, per questo più ricercate, rispetto ad altre.
Ma cosa rende la sequenza numerica delle schede SIM così interessante?
Ebbene è necessario che essa soddisfi anche una sola di queste caratteristiche:
Non si tratta affatto di uno scherzo, infatti, per i più scettici, di seguito vi indichiamo le SIM telefoniche che, nell’ultimo periodo, sono state vendute sulle aste per collezionisti e il loro valore di acquisto.
Dunque, correte a leggere la vostra sequenza numerica e cercate su Internet se rientra nelle Tob Number che vanno a ruba.