La qualità del sonno è una componente fondamentale per il benessere generale di una persona. Molti fattori possono influenzare la qualità del nostro riposo, ma uno degli aspetti spesso sottovalutati è la temperatura della camera da letto. Un recente studio condotto da un gruppo di scienziati ha esplorato la correlazione tra la temperatura notturna della stanza e la qualità del sonno, con un focus particolare sugli anziani.
Sonno: la temperatura perfetta per dormire
Nel corso di 18 mesi, gli scienziati hanno utilizzato monitor indossabili per il sonno e sensori ambientali per raccogliere dati. Hanno scoperto che una temperatura ambiente notturna compresa tra 15 e 25 gradi Celsius favorisce un sonno profondo e riposante. Al contrario, temperature superiori ai 30 gradi Celsius hanno mostrato una diminuzione dell’efficienza del sonno del 5-10%. Questi risultati sono particolarmente significativi in un contesto di cambiamento climatico, che sta portando ad un aumento delle temperature notturne, specialmente nelle aree urbane.
Il Dr. Amir Baniassadi, ricercatore capo dello studio, ha evidenziato l’importanza di adottare misure per migliorare la qualità del sonno in condizioni di calore. Tra le strategie suggerite ci sono: bere abbondante acqua durante il giorno, indossare abiti traspiranti e limitare l’esposizione a schermi luminosi prima di coricarsi. Questi consigli non solo possono migliorare la qualità del sonno, ma possono anche contribuire a mantenere il corpo idratato e a ridurre l’esposizione a luci blu, che possono interferire con i ritmi circadiani.
Inoltre, regolare il termostato della camera da letto potrebbe non solo migliorare la qualità del sonno, ma anche avere benefici collaterali come aiutare nella perdita di peso. Questo suggerisce che la temperatura ideale per dormire non solo influisce sul nostro riposo, ma può avere un impatto complessivo sul nostro benessere fisico.