Macmillian circa tre anni dopo, iniziò un viaggio tortuoso verso un altro primato: lasciò la sua casa a Dumfries e Galloway, pedalando per 130 miglia per visitare la propria famiglia a Glasgow, dove una folla si radunò per guardare. Nella confusione, Macmillan ha investito un bambino ed è stato multato di cinque scellini. Da quando è stata inventata la bicicletta, gli incidenti si sono susseguiti a ruota. Quasi 200 anni dopo, le biciclette sono migliorate in modo del tutto sorprendente, ma non sempre in modo tale da garantire la sicurezza delle persone che le utilizzano.
Negli ultimi anni la nuova tecnologia ha fatto passi da gigante nell’ambito della sicurezza su strada, anche se c’è ancora tanto da fare. Oltre all’umile casco, fondamentale, le aziende lavorano costantemente a nuove tecnologie con l’obiettivo di evitare incidenti in bicicletta e ridurre gli infortuni
che si verificano. Le ultime innovazioni consentono ai ciclisti di sapere dove si trovano gli altri conducenti, anche se non possono vederli. I prossimi prodotti lo renderanno possibile in modo più ampio, permettendo a biciclette e automobili di non incorrere in alcuno scontro. I più fiduciosi sperano che la nuova tecnologia renda le bici più sicure, consentendo a più persone di uscire in bicicletta e, tra le altre cose, aiutare l’ambiente. Ma alcuni temono che la tecnologia, se non adeguatamente implementata, potrebbe effettivamente rendere i ciclisti meno sicuri sulle strade. Dunque, l’effetto contrario.Senza ombra di dubbio, sarebbe molto d’aiuto se oltre alle tecnologie pensate per rendere più sicure le bici si lavorasse a nuovi modi per rendere più stabili e gestibili anche le auto. In un certo senso questo avviene già da tempo nel settore tech. Tuttavia, non c’è stato ancora l’intento di farlo pensando anche all’interazione tra auto e altri mezzi – tra cui le bici.