Per dare una risposta a questa domanda si fa riferimento, solitamente, alle istituzioni e ai tribunali, ma pare che neanche loro sappiano trovare con effettiva certezza una soluzione. Lo U.S. Copyright Office (USCO) ha per questo invitato i cittadini degli USA a esprimere la loro opinione, prima che le istituzioni prendano una decisione definitiva a riguardo perdendo ogni voce in capitolo.
L’USCO dovrà decidere ben presto se l’arte generata dalle intelligenze artificiali potrà essere coperta dal copyright o no. Le conseguenze della scelta potrebbero dettare enormi cambiamenti nelle vite di molti autori.
Secondo quella che sarà la decisione, i contenuti creati dalle IA potranno essere dichiarati come
copyright-free, o, invece, dovranno essere sottoposti alle normative del diritto d’autore. Nel secondo caso le IA, o meglio i loro proprietari, potrebbero intercorrere nell’infrazione del copyright e quindi compiere un reato.Alla fine del mese di agosto un tribunale negli Stati Uniti aveva già espresso la propria opinione in merito. Ha spiegato che, secondo il proprio parere, le opere autogenerate dalle IA non sono protette dal diritto d’autore. Questo perché non sono prodotti da umani. Tale sentenza ha creato scompiglio tra i veri autori che potrebbero ribaltare la decisione dell’USCO.
Il punto cruciale che l’USCO dovrà essere in grado di risolvere è quello che riguarda l’autorialità richiesta per far si che un’opera possa essere declamata d’autore. L’istituzione ha spiegato che se le opere generate dalle IA, anche se prodotte inizialmente da un essere umano, attraverso il computer divengono solo uno strumento utilizzato per poter creare soggetti realizzati da una macchina potrebbero perdere la proprietà d’autore.
Staremo a vedere come andrà a finire. Intanto le tecnologie vanno avanti e le intelligenze artificiali divengono sempre più sofisticate. Vinceranno le grandi aziende o gli autori? Fateci sapere il vostro parere.