Già da un paio di mesi le analisi di mercato della vendita degli smartphone avevano dimostrato risultati più che negativi. TrendForce ora conferma l’allarme: il primo semestre dell’anno corrente è stato il peggiore per la telefonia mobile degli ultimi dieci anni. Il tracollo registrato è pari al 20% e il 2023 non è ancora concluso.
Le analisi condotte da TrendForce hanno spiegato come il mercato della vendita degli smartphone non sia mai andato così male come negli ultimi mesi. Solo il primo trimestre del 2023 ha registrato un abbassamento del -20% rispetto al Q4 dell’anno scorso. Considerando che nel 2022 la situazione non era rosea, vuol dire che il mercato ora è proprio in caduta libera.
Dopo il calo del primo trimestre le cose sono andate peggiorando, al -20% si è aggiunto un ulteriore calo del 6,6%. Non sono serviti tutti gli interessanti e tecnologici modelli lanciati quest’anno, come l’iPhone 14 o anche il Samsung Galaxy S23.
2023: l’anno nero per gli smartphone
Durante gli inizi del 2023 gli smartphone prodotti sono stati 522 milioni. Un valore che sembra alto, ma che in realtà racconta già la tragicità dello stato del mercato. Il numero infatti è minore del 13,3% rispetto a quello dei device prodotti nella prima metà del 2022.
I dati, ovviamente, cambiano a seconda dell’azienda produttrice. La Samsung ha registrati un abbassamento del 12,4%, mantenendo comunque la leadership sia per la produzione che per il market share. La Apple, invece, raggiunge un calo del 21,2%, ma i numeri potrebbero cambiare con il lancio ufficiale del nuovo iPhone 15, risollevando le vendite.
Al contrario, la Xiaomi e l’OPPO registrano numeri positivi con un aumento rispettivo del 32,1% e del 25,4%. Il merito è dovuto alla presentazione di modelli ad alta prestazione in una fascia di prezzo medio-bassa. Questo ha portato infatti ad una salta del market share pari al 12,9% e al 12,3% su scala globale.
Sorprendono soprattutto i valori positivi di Transsion. Non conoscete l’azienda? Non ci sorprende, non è molto popolare, soprattutto in Europa. Si tratta infatti di una casa produttrice cinese che ha acquisito diversi marchi come Intel, Tecno e Infinix. L’impennata dell’azienda è pari al +71,9%.
Come abbiamo già detto, l’anno deve ancora finire ed il mercato non ha chiuso i battenti. Staremo a vedere come cambieranno le stime.