Il mondo dei cosmetici è in subbuglio a causa di una sostanza potenzialmente tossica, il butylphenyl methylpropional, noto anche come Lilial. Questa fragranza, utilizzata per anni in numerosi prodotti cosmetici come shampoo, docciaschiuma e deodoranti, è stata classificata come tossica per la riproduzione nel 2020. Nonostante la Commissione Europea ne abbia vietato l’utilizzo a partire dal 2022, molti prodotti in commercio contengono ancora questa sostanza.
Prodotti ritirati: fate attenzione a questi marchi
Il sistema di allerta rapido europeo Rapex ha segnalato una serie di prodotti che contengono il Lilial. Tra questi, troviamo marchi noti come Breeze, Clinians, Dove, L’Oreal Paris, Nivea, Palmolive e Vidal. La lista dei prodotti segnalati è in continua evoluzione, poiché nuovi prodotti vengono identificati quotidianamente. Sebbene le aziende avessero tempo fino a marzo 2023 per smaltire le scorte di prodotti contenenti Lilial, molti prodotti sono ancora disponibili sul mercato.
Il Lilial è stato utilizzato per anni nell’industria cosmetica grazie al suo profumo avvolgente. Tuttavia, studi recenti hanno evidenziato potenziali rischi associati a questa sostanza. Il Comitato scientifico europeo per la sicurezza dei consumatori (SCCS) ha concluso che il suo utilizzo nei prodotti cosmetici non è sicuro. Oltre al potenziale rischio tossico, il Lilial ha un potenziale allergenico significativo.
La presenza di questa sostanza in prodotti di uso quotidiano solleva preoccupazioni legate alla salute dei consumatori. Pertanto, si consiglia di controllare attentamente la lista degli ingredienti dei prodotti cosmetici. Se si identifica il butylphenyl methylpropional tra gli ingredienti, è consigliabile evitare l’uso del prodotto. Nel caso di acquisti recenti, si può considerare la possibilità di restituire il prodotto al venditore.
Questo episodio sottolinea l’importanza della vigilanza e della trasparenza nell’industria cosmetica. I consumatori hanno il diritto di sapere cosa contengono i prodotti che utilizzano quotidianamente e di essere protetti da potenziali rischi per la salute. Le aziende, d’altro canto, hanno la responsabilità di garantire la sicurezza dei loro prodotti e di rispettare le normative vigenti. La salute e il benessere dei consumatori devono sempre essere al primo posto.