Sfortunatamente il periodo di viaggi sembra essere terminato per molte persone, siccome con l’arrivo del mese di settembre è ripartito tutto. L’estate sta finendo ma qualcuno che è appena rientrato sente ancora gli effetti del cosiddetto jet lag.
Questa condizione clinica rende certamente un viaggio più pesante, con la difficoltà del viaggiatore nell’adattarsi agli orari del posto in cui arriva o a quelli nel suo luogo d’origine al ritorno. Più persone si sono addirittura rovinate la vacanza a causa del fuso orario.
Ci sono però dei piccoli accorgimenti da attuare per provare a limitare proprio il jet lag. Bisogna però impegnarsi molto ed essere precisi come… un orologio.
Il jet lag può essere limitato: ecco la ricerca che combatte gli effetti del fuso orario
Tutte le persone hanno degli orologi interni, che si possono modificare in base ad alcuni segnali sbagliati che gli esseri umani inviano. Quando nel proprio luogo d’origine è inverno e si va in un posto caldo, il corpo faticherà ovviamente ad adattarsi in maniera corretta. Sarà proprio lì che inizieranno i problemi.
Sopraggiungerà la stanchezza e in alcuni casi anche l’insonnia, ma il problema più grave è costituito dalle forti emicranie. Bisogna quindi sincronizzare di nuovo i propri orologi interni. Uno studio parla di un modello matematico in grado di simulare il ritmo circadiano naturale.
Gli scienziati hanno inserito dei fattori di disturbo alterando i livelli della luce ambientale per vedere come il sistema si sarebbe poi sbilanciato e quali sarebbero stati i fattori a peggiorare la situazione.
È stato pertanto scoperto che il segreto per combattere contro il jet lag consiste nell’alimentazione. Stando alla ricerca, sarebbe fondamentale fare una colazione abbondante evitando in maniera assoluta e categorica i pasti notturni. Una volta allineato lo stomaco con gli orari del posto, gli orologi interni si sincronizzano automaticamente alla routine.