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WhatsApp, in aumento i casi di truffa tramite le chat: ecco come proteggersi

 

WhatsApp, come tutti ormai sappiamo da tempo, è un’applicazione di messaggistica istantanea molto utilizzata al mondo e che attualmente conta circa 2,3 miliardi di utenti.

Sulle sue chat ogni giorno vengono scambiati 1 miliardi di messaggi e ciò la rende la numero uno in Italia, staccandola di netto da rivali come Telegram o Facebook Messanger.

L’app di Meta è così popolare grazie ai numerosi utilizzi che se ne possono fare (inviare media, effettuare video chiamare, creare degli avatar) ma soprattutto grazie all’attenzione e alla privacy che ha sempre contraddistinto WhatsApp. Ricordiamo infatti che l’app utilizza la crittografia end-to-end che protegge gli utenti e permette di leggere i messaggi che vengono scambiati solo e unicamente al mittente e al destinatario.

Nonostante tutta questa attenzione WhatsApp non è al 100% sicura, infatti l’applicazione non è indenne dalle truffe che possono girare, ma anzi rappresenta un veicolo molto importante.

Truffe WhatsApp, è possibile proteggersi?

Le truffe online hanno iniziato a subire un enorme impennata durante la pandemia e i numeri sono rimasti tali anche dopo. Ci sono diverse tipologie di truffe ma lo scopo generale è sempre e solo uno: sottrarre denaro

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Le truffe effettuate via messaggio sono tutte principalmente phishing. E cosa significa? Il phishing è una truffa che avviene tramite email o SMS. Il malintenzionato invia un messaggio alla vittima fingendosi un ente o un altro utente e la spinge ad aprire un link che contiene un malware. In questo modo egli ha accesso a tutte le informazioni personali della vittima fino ad arrivare a prosciugarne il conto.

I messaggi più comuni che stanno girando negli ultimi tempi su WhatsApp sono i seguenti: ‘Ciao mamma, il cellulare è rotto. Questo è il mio nuovo numero di cellulare. Mi mandi un messaggio su Whatsapp? Grazie mille.‘, ‘il conto è sotto attacco, apri il link per bloccarlo’ oppure ‘il pacco non può essere consegnato, apri il link per maggiori informazioni’.

Questi sono solo alcuni esempi di messaggio truffa che si potrebbe ricevere perciò è necessario fare attenzione prima di decidere di aprire qualsiasi link e chiamare prima l’ente di riferimento per chiedere conferma dell’autenticità del messaggio.

 

 

 

 

 

 

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Pubblicato da
Federica Iazzi