Le tastiere sono diventate una parte essenziale della nostra vita quotidiana, ma pochi si fermano a riflettere sulla loro origine. La disposizione QWERTY, che vediamo su quasi tutte le tastiere moderne, ha una storia affascinante che risale al 1874. Fu in quell’anno che Cristopher Latham Sholes e Carlos Glidden introdussero la prima macchina da scrivere commerciale, denominata “Type Writer”. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, la prima tastiera non aveva l’aspetto familiare di quelle odierne. Dopo vari tentativi, tuttavia, Sholes e Glidden perfezionarono il layout QWERTY, che è rimasto pressoché inalterato da allora.
Tastiere Qwerty: la storia che non conoscevi
La ragione dietro la scelta di questa particolare disposizione delle lettere rimane oggetto di dibattito. Alcuni ritengono che il design fosse intenzionalmente progettato per evitare che le aste metalliche della macchina da scrivere si incrociassero e si inceppassero. Altri suggeriscono che il layout fosse ottimizzato per i telegrafisti, che inviavano messaggi in codice Morse.
Un dettaglio interessante riguarda l’azienda che ha prodotto la macchina da scrivere di Sholes e Glidden. E. Remington & Sons, prima di entrare nel mercato delle macchine da scrivere, era un’importante produttrice di armi da fuoco. Dopo l’introduzione della “Type Writer”, la disposizione QWERTY divenne rapidamente lo standard industriale.
Nonostante le rivoluzioni tecnologiche e le innovazioni nel design, il layout QWERTY ha resistito alla prova del tempo. Anche con l’avvento degli smartphone e dei dispositivi touch screen, QWERTY rimane la disposizione dominante. Questo testimonia la sua efficacia e la sua capacità di soddisfare le esigenze degli utenti in vari contesti. È affascinante pensare che, mentre la tecnologia continua a evolversi, alcune cose rimangono costanti. La disposizione QWERTY è un esempio perfetto di come una soluzione ben progettata possa resistere al tempo e alle tendenze mutevoli. Mentre i nostri dispositivi diventano sempre più avanzati, è probabile che continueremo a digitare su tastiere QWERTY per molti anni a venire.