Diversi suggerimenti per gli educatori sono stati pubblicati la scorsa settimana da parte di OpenAI. Proprio in un post promozionale, il colosso che ha creato ChatGPT ha mostrato come gli insegnanti si stanno servendo della celebre intelligenza artificiale.
È stato inoltre ufficializzato che i rilevatori utili per identificare la scrittura automatica, non funzionano. In poche parole nessun software potrebbe riconoscere una produzione scritta da ChatGPT, decretandola differente da una produzione umana. Proprio nella sezione di OpenAI dedicata alle FAQ, compare quanto segue:
“In sintesi, al momento attuale, nessuno strumento, inclusi quelli sviluppati da organizzazioni come OpenAI, è riuscito a dimostrare con affidabilità la capacità di distinguere contenuti generati da intelligenza artificiale da quelli prodotti da esseri umani.”
Spesso capita che i rilevatori testati producano dei falsi positivi per via dell’utilizzo di metriche per la rilevazione non testate. Non c’è quindi nulla di particolare che possa portare un software ad affermare che quella porzione di testo è stata scritta da ChatGPT.
“Inoltre, è importante notare che ChatGPT non possiede una conoscenza intrinseca delle origini dei contenuti generati attraverso l’intelligenza artificiale. Pertanto, quando viene interrogato su questioni come la paternità di un saggio o la possibilità che un testo sia stato scritto da un’intelligenza artificiale, le risposte fornite sono casuali e non sono basate su fatti concreti o competenze reali.”
Chiaramente OpenAI ha affrontato anche il tema delle informazioni false che spesso ChatGPT può offrire in alcune situazioni:
“Occasionalmente, ChatGPT potrebbe presentarsi in modo convincente, ma è importante essere consapevoli del fatto che potrebbe fornire informazioni inesatte o fuorvianti, che spesso vengono descritte come “allucinazioni” nella letteratura. Può anche inventare citazioni o riferimenti che non sono verificabili, quindi è consigliabile non fare affidamento esclusivamente su di esso come unica fonte di ricerca.”