Rabona Mobile è stato per molto tempo uno degli operatori italiani meno conosciuti, ma molto, forti nel settore della telefonia mobile del Paese. Grazie alle sue offerte ricche di vantaggi e soprattutto molto economiche era fino a qualche mese fa una valida alternativa alle compagnie più conosciute.
Purtroppo, ormai da circa sei mesi, sta perdendo sempre più clienti a causa dei malfunzionamenti dei suoi servizi dovuti alla disputa con i partner con cui collabora. Vodafone e Plintron avevano infatti deciso di recidere il contratto di partnership e questo ha portato non poche difficoltà agli utenti. Ad un tratto non hanno potuto più navigare online, ricevere o inviare messaggi ed effettuare semplici telefonate.
Rabona, per correre ai ripari, nel mese di giugno aveva presentato un ricorso cautelare al tribunale di Milano. Il ricorso è stato accolto a luglio, tuttavia il tribunale non ha deciso esattamente su chi cadesse la colpa dei disagi degli utenti, ma solo che questi ultimi non potevano “patire” le conseguenze di questioni interne. Nonostante siano passati mesi, i servizi non sono ancora del tutto tornati: cosa fare? Se siete clienti Rabona Mobile vi consigliamo di chiedere un rimborso e vi spiegheremo a breve cosa fare esattamente.
Una delle soluzioni più comuni presa dagli utenti Rabona Mobile è scegliere di cambiare operatore. Tutte le offerte disponibili sul mercato hanno vinto contro i disservizi. Solo pochi “fedeli” hanno deciso di aspettare che tutto torni com’era un tempo.
In altri casi, alcuni clienti vogliono avere un rimborso o un qualche tipo di risarcimento per la situazione degli scorsi mesi. Molti hanno anche tentato di procedere contattando il servizio clienti, tuttavia non hanno ricevuto risposte alle loro richieste. Come fare, quindi, per chiedere un rimborso?
L’Associazione Europea Consumatori Indipendenti ha tentato di risolvere la questione creando un modulo apposito con cui chiedere il risarcimento all’operatore. La procedura consiste nello scaricare un modulo, riempendo prima il form apposito e versare una quota di 5,00 euro.
In caso contrario, vi consigliamo di cercare semplicemente un nuovo operatore e lasciar perdere la questione. Non sempre le procedure legali hanno esito positivo.