Una delle tasse più odiate dal pubblico italiano è senza dubbio il canone Rai, la cosiddetta imposta di possesso di un apparecchio televisivo, che lo stesso Governo italiano impone dal 1976 circa, a tutti coloro che godono del televisore all’interno della propria abitazione.
L’imposta è oggi da versare a rate addebitate direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica, suddivise in 10 rate mensili da 9 euro l’una, per un totale di 90 euro. Di base è un qualcosa che tutti devono assolutamente pagare, se non in determinate occasioni, di cui vi parliamo proprio ora.
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Canone Rai, oggi finalmente non lo si paga più
Alla base del pagamento del canone Rai troviamo comunque la necessità di possesso del televisore, ciò sta a significare che gli utenti che all’interno dell’abitazione non presentassero tale dispositivo, hanno pieno diritto a richiedere la la totale esenzione dal pagamento della stessa tassa. Per ottenerla non devono fare altro che inviare una autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate, entro il 31 gennaio per godere dell’esenzione annuale.
Gli altri consumatori che si ritrovano ad avere diritto all’esenzione, non sono altro che gli over75, con un reddito famigliare annuo inferiore agli 8000 euro, in questo caso dovranno presentare ugualmente domanda, ma potranno continuare a guardare la televisione come se niente fosse. Attenzione solo ad un fatto, il reddito indicato deve essere la somma di tutti gli individui dello Stato di Famiglia, non di colui che effettivamente ha più di 75anni.