Lo smartphone è ormai lo strumento per eccellenza dell’essere umano senza il quale non si può più vivere. Utilizzato per numeroso funzioni e sempre più accessoriato e costoso risulta davvero difficile staccarsene.
La maggior parte degli utenti utilizza molto il cellulare durante il giorno e preferisce ricaricarlo durante la notte tenendolo solitamente accanto al letto o sul comodino per averlo a portata di mano nel caso lo si utilizzi come sveglia o si dovesse ricevere una telefonata.
Questa pratica risulta essere errata e addirittura pericolosa per svariate ragioni che si dividono principalmente in due categorie: la salute del cellulare e la salute propria. Ricaricare il cellulare durante la notte, senza una sorveglianza attiva e soprattutto se si utilizzano carica batterie difettosi, potrebbe creare un eccessivo surriscaldamento della batteria tale da danneggiarla o peggio ancora incendiarla.
D’altra parte invece, oltre alle conseguenze che un eventuale incendio potrebbe causare all’uomo che nel frattempo sta beatamente dormendo, questa abitudine potrebbe condurre a disturbi del sonno non indifferenti, fino a portare, nei casi più gravi, a fenomeni di vera e propria insonnia. Controllare ossessivamente i social o l’arrivo di notifiche può essere molto più semplice con lo smartphone a portata di mano.
E invece dal punto di vista economico?
Quanto si spende a ricaricare lo smartphone durante la notte?
Ricaricare lo smartphone durante tutta la notte porta anche a uno spreco economico che, seppur minimo, potrebbe essere tranquillamente evitato.
Mediamente ricaricare la batteria di un cellulare ha un costo di circa 2 massimo 4 euro all’anno con un consumo di massimo 7 watt. Lasciandolo in carica tutta la notte si consumano 2,24 watt in più.