Whatsapp, si sa, è usata ogni giorno da migliaia di utenti sia per questioni personali che lavorative. Gli sviluppatori lavorano e agiscono costantemente per rendere l’app più sicura possibile, aggiungendo nuove funzioni e cercando di proteggere la privacy degli utenti. Tuttavia, il suo grande utilizzo, l’ha anche resa lo strumento perfetto da utilizzare per attuare truffe verso persone ignare che d’improvviso, dopo essere cascati nel tranello, trovano i loro conti svuotati.
Purtroppo non ci sono rimedi che il Team Meta possa attuare per proteggere gli utenti da questo tipo di truffe. La capacità di riconoscere l’inganno sta tutta nell’abilità dell’utente di comprendere i campanelli d’allarme a cui prestare particolare attenzione. Vediamo con esattezza quali sono.
Le truffe 2.0, se così vogliamo definire, vengono attuate dunque attraverso messaggi su Whatsapp. Ma come? Il tutto ha inizio con una finta emergenza di un familiare che improvvisamente si trova nei guai. Generalmente il primo campanello è dato dal fatto che, se il numero non è quello “originale” la scusa sarà che vi è stato un incidente o lo smartphone è andato distrutto.
Si deve tener conto anche, che in caso di strane richieste, la SIM del conoscente potrebbe essere stata rubata. Il trucco è non farsi prendere dal panico e ragionare in maniera sensata sul da farsi.
La maggior parte delle volte, la truffa comincia subito dopo che si risponde al primo messaggio. Il malvivente finge di essere costernato e di avere un’improvvisa emergenza economica, richiedendo in prestito del denaro o chiedendo anche di effettuare direttamente un bonifico istantaneo. Un modo molto semplice per sapere sin da subito la verità è provare a telefonare, cercare di verificare l’identità della persona. Se questa non risponderà e darà in risposta scuse affrettate e strane allora probabilmente si tratterà di truffa.
Altro modo è sfruttare uno dei vantaggi di Whatsapp: le videochiamate. In questo modo sarà impossibile truffarvi.
In sintesi, sappiamo bene che in caso di parenti e conoscenti la preoccupazione è la prima emozione che sorge, ma cercate di tenere a mente questi consigli e di verificare che tutto sia reale prima di effettuare qualsiasi tipo di pagamento o condividere dati sensibili. Non inviate mai la foto della vostra carta di credito!