La dipendenza dallo smartphone è stata identificata come una vera e propria malattia dagli esperti. Questa condizione, nota come “nomofobia“, descrive il timore ossessivo di non essere raggiungibili tramite cellulare. Questa colpisce principalmente i giovani tra i 18 e 25 anni, in particolare coloro che hanno una bassa autostima e affrontano problemi relazionali. Le manifestazioni di questa dipendenza possono essere gravi, con sintomi che includono attacchi di panico, vertigini, tremori, mancanza di respiro e tachicardia quando si è privi di connessione mobile o quando il dispositivo è fuori uso.
Nomofobia: come frenarla e curarla
Il fenomeno della nomofobia è strettamente correlato all’uso compulsivo dei social network. L’abuso di queste piattaforme può portare a un isolamento sociale. Come sottolineato da Ezio Benelli, presidente del congresso di psichiatria dinamica e dell’International foundation Erich Fromm, l’uso eccessivo del cellulare può causare non solo una distanza tra le persone, ma anche un reclusione personale e una crescente paura del rifiuto.
Uno studio condotto dall’ente di ricerca britannico Yougov ha rivelato che oltre il 60% dei giovani tra i 18 e i 29 anni dorme con il proprio smartphone al proprio fianco. Inoltre, più della metà degli utenti di telefonia mobile manifesta ansia quando si trova con una batteria scarica, senza credito o in assenza di segnale. Giuseppe Rombolà Corsini, psicologo e vice direttore della scuola di psicoterapia Erich Fromm, ha evidenziato che la nomofobia è un fenomeno in rapida crescita. Una soluzione proposta per affrontare questa dipendenza è la psicoterapia, in particolare attraverso tecniche come lo psicodramma, una terapia di gruppo che incoraggia l’individuo a esplorare e riflettere sulla propria storia personale.
È evidente che, mentre la tecnologia offre numerosi vantaggi, è fondamentale riconoscere e affrontare i potenziali rischi associati al suo uso eccessivo. La consapevolezza e l’educazione sono essenziali per garantire un utilizzo sano e bilanciato dei dispositivi mobili e delle piattaforme online.