La NASA ha chiesto l’aiuto del Vaticano per analizzare dei campioni provenienti dall’asteroide Bennu, prelevati ormai tre anni fa. L’evento è molto importante per la conoscenza dello spazio e soprattutto per comprendere come abbiano origine gli asteroidi ed anche i pianeti.
Bennu ha destato molta curiosità per il suo comportamento e aspetto poco comune. La sua struttura ha dato il via a differenti teorie ed ipotesi sulla nascita e l’evoluzione di questo corpo celeste. Il suo studio, quindi, è fondamentale e per effettuarlo è stato chiesto l’intervento dello Stato Pontificio per i particolari macchinari in suo possesso.
Il motivo della collaborazione della NASA con il Vaticano
L’operazione per prelevare campioni dall’asteroide è stata molto complicata. Solo per la discesa, la sonda QSIRIS-Rex hai impiegato quattro ore. Quando poi ha raggiunto il sito, con non poca difficoltà a causa della superficie rocciosa particolarmente insidiosa, attraverso un braccio meccanico, la sonda ha “sparato” uno dei serbatoi di azoto per far sollevare polvere e piccole rocce.
Una volta raccolto il campione, nel 2021 la sonda ha iniziato il suo viaggio di ritorno ed ora sta finalmente per atterrare a casa. Per esaminare i frammenti raccolti, la NASA ha inviato una richiesta di collaborazione al Vaticano. Perché? Il frate gesuita Robert J. Macke ha inventato un particolare macchinario capace di adattarsi nella struttura dove gli scienziati analizzeranno l’asteroide. Fratello Macke aiuterà lui stesso gli scienziati ad usare il picnometro per misurare la densità dei granelli di ghiaia.
Voi forse verranno svelati finalmente alcuni misteri riguardanti lo spazio portando ad una conoscenza superiore dei pianeti e di altri “abitanti” dell’universo.