Le case di tutti gli italiani, e generalmente gli utenti nel mondo, sono decisamente più avanzate rispetto anche solo a dieci anni fa, in parte grazie ad Alexa. Ad oggi sono oltre 400 milioni i dispositivi che integrano l’assistente vocale di Amazon, con oltre 100 milioni di utilizzi a settimana da parte dei consumatori finali. Numeri assolutamente unici che rappresentano solamente l’inizio di un percorso importante di miglioramento.
L’esperienza sarà resa ancora più intuitiva e naturale grazie all’utilizzo del modello linguistico di grandi dimensioni (LLM), tale da non obbligare gli utenti a ricordare tutti i comandi per l’interazione, ma avvicinandola il più possibile ad una mera conversazione con il dispositivo stesso. Alexa è in grado di rilevare le piccole sfumature, riuscendo così a soddisfare anche comandi più che ambigui, come “Alexa, c’è troppa luce qui” per abbassare le luci, oppure “Alexa, accendi la nuova luce in soggiorno”, dopo che l’utente ne ha aggiunta una recentemente. Una funzione in parte rivoluzionaria che al momento attuale è disponibile solo su invito negli Stati Uniti, ma in grado di aprire incredibili possibilità per il futuro.
Amazon Alexa e la casa domotica, un binomio perfetto
Sebbene siano 400 milioni i dispositivi con Alexa integrata, l’azienda vuole facilitare l’integrazione da parte di tutti i produttori, per questo vuole rendere disponibili gli strumenti e le API per continuare ad innovare, approfittando anche delle due soluzioni che si basano su LLM per la progettazione: Dynamic controller, utile per comunicare ad Alexa le specifiche del dispositivo collegato, Action Controller, utile per comunicare ad Alexa le funzioni che lo stesso è in grado di supportare.
Gli altri punti di forza per il futuro vanno a toccare l’autonomia di Alexa, per cercare di limitare al massimo i comandi che gli stessi utenti devono impartire, grazie all’arrivo di nuove Routine per una migliore organizzazione, e l’integrazione con dispositivi compatibili (come i sensori di movimento), la cui gestione è facilitata dalla presenza di Echo Hub, un prodotto relativamente economico e completo. Essendo le nostre case sempre più ricche di dispositivi smart, l’idea di Amazon è quella di creare una mappa virtuale con l’individuazione degli stessi, per facilitarne l’interazione, grazie alla nuova funzione Map View, al momento disponibile negli Stati Uniti entro la fine dell’anno (e generalmente compatibile con i dispositivi iOS, data la necessità di un LiDAR).