Per anni un pericoloso oggetto da 3500 kg è lungo 6 m, carico di 200 kg di esplosivo è rimasto nascosto sul fondo dell’oceano. Si tratta di una bomba nucleare Mark 15 che l’air force americana perse nel 1958 non troppo lontano dalle coste della Georgia.
Questo letale ordigno fu sganciato in mare dal pilota durante una missione di addestramento per attutire la caduta e farlo atterrare in sicurezza. Da quel momento, sono state effettuate tantissime ricerche ed indagini per il suo ritrovamento, ma per è stata sepolta sott’acqua e “protetta” dalla sabbia e dall’oceano.
Il mistero della bomba sommersa
Il governo americano ha sempre sostenuto che la bomba non contenesse plutonio al suo interno quando fu sganciata. Tuttavia, una lettera del 1966 ha messo tutto questo in dubbio. Questa suggeriva invece che l’ordigno fosse completo e quindi avesse al suo interno una capsula di plutonio. Tutto ciò ha alimentato teorie complottistiche e forti dibattiti, creando una sorta di leggenda attorno a questa bomba nucleare della Guerra Fredda.
Nonostante le ricerche e tentativi di recupero, l’esatta posizione della bomba è tuttora un mistero. In molti ritengono che la scelta migliore sia quella di lasciarla dov’è, dato che recuperarla potrebbe essere altamente pericoloso. Ci sono anche persone che spinte dalla curiosità e dal desiderio di svelare questo mistero sperano ancora che venga ritrovata e che finalmente si faccia luce su un periodo oscuro della storia americana militare. Chissà se questo capitolo avrà fine un giorno.