OpenAI ha integrato il suo generatore di immagini basato sull’Intelligenza Artificiale nel suo ormai noto chatbot ChatGPT. L’azienda sostenuta da Microsoft ha presentato la sua ultima versione di DALL-E, denominata DALL-E 3, che consente agli utenti di generare immagini con “molte più sfumature e dettagli” rispetto ad altri sistemi precedenti.
Facendo convergere le capacità dei suoi due distinti strumenti di intelligenza artificiale generativa, i ricercatori di OpenAI affermano che gli utenti saranno finalmente in grado di “fare brainstorming” di idee con l’intelligenza artificiale. DALL-E 3 ha il potenziale per generare veri e propri libri illustrati. Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha fornito un esempio di come potrebbe essere utilizzata questa nuova doppia funzionalità. L’IA di DALL-E 3 sarà in grado sia di scrivere che di illustrare, ad esempio, favole della buonanotte per bambini. Tutto partendo da pochi suggerimenti.
Gli attuali sistemi text-to-image, come Midjourney o Dall-E 2 sempre di OpenAI, spesso interpretano erroneamente i comandi forniti dagli utenti a causa della loro incapacità di comprendere richieste specifiche e dettagliate. Ciò ha portato alla nascita di ingegneri che lavorano per ottimizzare i risultati di strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT e Dall-E. “Il nostro nuovo modello text-to-image può tradurre richieste estremamente dettagliate e accurate”, spiega OpenAI.
Novità in arrivo per ChatGPT, il nuovo sistema con IA DALL-E 3 riuscirà a scrivere e produrre immagini per libri illustrati
“DALL-E 3 è costruito su ChatGPT, infatti consente di utilizzare ChatGPT per il brainstorming e affinare i suggerimenti forniti. L’ultima versione di DALL-E sarà disponibile solo per gli utenti abbonati, con ChatGPT Plus e ChatGPT Enterprise. Questi utenti riceveranno l’aggiornamento ad ottobre. OpenAI ha anche introdotto funzionalità pensate per la sicurezza nel suo generatore di immagini AI, che dovrebbero impedire la creazione di immagini dannose.
L’IA ha tanti vantaggi, nonostante i limiti ormai noti. Ad esempio, all’inizio del mese, il pioniere dell’intelligenza artificiale Mustafa Suleyman ha avvertito che l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in modo improprio per generare potenzialmente virus sintetici che potrebbero scatenare pandemie. “È qui che abbiamo bisogno di contenimento. Dobbiamo limitare l’accesso agli strumenti e al know-how per portare avanti questo tipo di sperimentazione”.