A quanto pare per Google è arrivata una vera e propria gatta da pelare, sembrerebbe infatti che la famiglia di Philip Paxson, un uomo di 47 anni della Carolina del Nord, abbia deciso di intentare causa contro il colosso della tecnologia per negligenza, la motivazione lascia decisamente perplessi, l’uomo padre di famiglia è infatti deceduto precipitando da un ponte crollato dieci anni prima con il suo furgoncino seguendo le indicazioni di Google Maps che invece lo indicava nel percorso da seguire.
Stando alla ricostruzione dei fatti, l’uomo stava seguendo la mappa che lo ha portato su una strada priva di indicazioni di pericolo, il ponte era tra l’altro crollato da dieci anni, questa concomitanza di eventi lo ha portato a precipitare morendo annegato all’interno del veicolo.
Il luogo del misfatto è una strada di Hickory (Carolina del Nord), la quale risulta completamente priva di avvisi di pericolo, ecco le dichiarazioni della moglie dell’uomo, Alicia Paxson, rilasciate presso l’Associated Press: “Era una notte buia e piovosa e stava seguendo il suo GPS che lo ha portato lungo una strada asfaltata fino a un ponte che scendeva in un fiume. Mancherà molto alla sua famiglia e ai suoi amici. È stato un incidente totalmente evitabile. Stiamo piangendo la sua morte. Le nostre bambine chiedono come e perché è morto il loro papà, e io non ho parole che possano capire perché, da adulta, non riesco ancora a capire come i responsabili delle indicazioni GPS e del ponte abbiano potuto agire in modo così superficiale per la vita umana
”Ovviamente l’accaduto solleva un polverone di interrogativi, non è un caso infatti che alle volte le informazioni di Maps siano poco precise, soprattutto se si tratta di zone sperdute del mondo o di strade secondarie poco trafficate, nel caso in questione la famiglia dell’uomo accusa Google di negligenza nel non aver aggiornato il software soprattutto a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini che conoscevano il pericolo.