Dal 2035 ci sarà lo stop della vendita dei veicoli a benzina e diesel. Questo è l’obiettivo datosi dall’Europa con il progetto Green Deal. Se da un lato questo è un grande passo avanti per la qualità dell’aria europea, dall’altro il diffondersi delle auto elettriche sta causando danni irrecuperabili agli ecosistemi e alla popolazione nei Paesi dove si estrae il litio necessario per la costruzione delle batterie.
Tra questi troviamo la Bolivia, l’Argentina e il Cile. Spesso, quindi, si parla degli effetti positivi ma non di quelli negativi. Perché? Cosa accade durante l’estrazione del litio?
Distruzione e desolazione per il litio delle auto elettriche
Il Green Deal appartato ha una triplicazione dell’estrazione del litio. Dai paesi prima citati, sono nel 2022, sono stati esportate 231.000 tonnellate di questo materiale e si sistema che siano ancora “disponibili” oltre 50 milioni di tonnellate. Il primo dei Paesi più colpiti è il Cile, dal quale proviene la maggior parte del litio che viene poi trasportato verso le fabbriche in Cina.
Secondo gli analisti, se al momento la percentuale di estrazione è del 65%, questa arriverà all’80% entro il 2040. Purtroppo, il procedimento per la raccolta di questo materiale essenziale per le batterie delle auto elettriche sta distruggendo gli ecosistemi fragili naturali delle zone umide. I motivi sono differenti, ma la natura ancora una volta paga le conseguenze delle azioni dell’uomo.
Sembra un ossimoro se si pensa che il progetto europeo è proprio studiato la salvaguardia di quest’ultima. Tuttavia, specie di animali, come i fenicotteri, sono a rischio proprio a causa dell’attività antropica richiesta.
Come avviene l’estrazione
L’estrazione del litio avviene nei laghi o negli stagni, dove tendenzialmente il materiale si accumula. L’acqua viene trasportata in grandi vasche di evaporazione e dopo diversi mesi essa evapora lasciando uno strato di cloruro di litio. Questo viene poi pompato in un altro impianto nel quale si eliminano le impurità. Dopo un ulteriore processo di chimico, il litio viene filtrato ed essiccato.
Quel che resta è riportato nei bacini d’acqua, inquinandole enormemente, al punto tale da renderle inutilizzabili dalle specie vegetali e animali. Il processo sta portando ha un inaridimento del paesaggio e sta costringendo le comunità indigene ad andare via perché rimasta in diversi casi senz’acqua. In Perù il processo di estrazione sta addirittura erodendo le pareti rocciose, provocando il rilascio nell’atmosfera di polveri insalubri facilmente inalabili.
Al momento si sta studiando per cercare di trovare un sostituto nella creazione delle batterie al litio. Speriamo solo che trovino una soluzione al più presto e si arrivi a creare auto elettriche che davvero possiamo ritenere essere ecologiche.