Avete presenti le tute che indossano gli astronauti o i piloti degli aerei come nel film “Top Gun”? Non hanno uno scopo meramente estetico, ma anzi sono una parte fondamentale dell’equipaggiamento. Queste tute sono antigravitazionali e permettono di non perdere conoscenza mentre si è ad alta quota.
La particolare tecnologia è inserita all’interno di uno speciale pantalone, avente alcune tasche, che viene indossato al di sopra della tuta classica. Le tasche sono riempite al momento giusto di aria o di liquido per aiutare il pilota durante le fasi di alta accelerazione.
Il funzionamento delle tute anti-g degli astronauti e degli aviatori
La prima tuta anti-G è stata inventata nell’Università di Toronto nel lontano 1941. I pantaloni, allora, erano costruiti con uno strato di acqua raccolto tra due fogli di gomma. L’idea iniziale era che il liquido, durante l’accelerazione, subisse il medesimo effetto che colpiva il pilota. In questo modo la pressione del liquido sulle gambe induceva il sangue verso il cervello, evitando che l’aviatore svenisse.
Non passarono molti anni, che l’acqua fu sostituita dall’aria. Nelle tute odierne, si sfrutta l’aria compressa per esercitare una pressione sulle gambe degli astronauti e dei piloti di aerei ad alta velocità, riempiendo le loro tasche.
Questo avviene tramite un tubo collegato ad una presa speciale che va a gonfiare, nel momento dell’accelerazione, le camere d’aria istantaneamente. Il meccanismo è, in generale, piuttosto semplice e l’obiettivo, anche dopo anni, è lo stesso: non provocare variazioni nel corpo del pilota ed evitare che queste possono provocare la sua morte. Conoscevi questa particolare nozione? Beh, ora sì.