Ricordate i gettoni telefonici? Queste piccolo disco di metallo, il cui valore è andato perdendosi con l’introduzione dei metodi telefonici digitali, potrebbe essere la svolta che aspettavate. Un gettone soltanto, avente le caratteristiche che vi daremo tra poco, vale una vera fortuna.
Sono alcune peculiarità che rendono questi oggetti speciali, come anche nel caso delle monete e le banconote.
Come arricchirsi con un piccolo gettone
I gettoni ebbero un vero e proprio boom all’inizio del 20° secolo quando vennero diffusi come una qualsiasi monetina. Negli anni per molti il loro valore è sceso allo zero, mentre altri sono diventati una merce difficile da rintracciare.
Tra i dettagli di cui dovente andare alla ricerca, c’è l’anno, di coniatura, la scritta “Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda”, il disegno di una cornetta o gli anni 1927 e 1922. Non è tanto il fattore storico ad alzarne il valore, quanto l’antichità. Un gettone storico avente più di 100 anni è sicuramente molto raro da trovare. Data la rarità, è vendibile al giusto compratore dai 100 ai 700 in base alle condizioni di conservazione.
Altro gettone introvabile è quello avente la scritta “S.T.I.P.E.L.” posizionata al centro in alto. Rari sono anche dei gettoni coniati durante il fascismo: il TELVE realizzato nel 1932 in zinco, il SET del 1934 e in ottone del 1934, oppure il TETI creato in alluminio del ’35. Di quest’ultimo, pregiata è anche la versione del 1945 con in basso la scritta “ROMA”.
C’è il gettone della serie ESM ma senza logo, dal ’63 al ’65 1963, che in condizioni mediocri è stato venduto su Ebay a 330 euro. Fateci sapere se avete la fortuna di possederne uno!