Pensando ad un proiettile la prima cosa che immaginiamo è la pistola con cui viene sparato o la sua forma metallica. Nei film vediamo questi piccoli oggetti sfrecciare nell’aria e colpire i bersagli in un istante. Ma qual è la velocità massima che possono raggiungere?
Per comprendere meglio la risposta a questa domanda, bisogna partire con le basi del funzionamento dello sparo. Alcune ricerche, condotte dall’esperto di scienze forensi Michael Haag, spiegano come la munizione sia composta da un innesco che, nel momento in cui viene colpito dal percussore dell’arma, attiva un propellente. Questa attivazione crea una pressione tale da spingere il proiettile fuori dalla canna in avanti. La massa e il materiale con cui sono costruiti, di solito ottone, rame o piombo, li aiutano nel mantenere la giusta traiettoria e ad avere uno slancio corretto.
Quanto è veloce un proiettile?
Le variabili che determinano la velocità di un proiettile sono molte. Tuttavia, possono essere riassunte piuttosto in breve. In pratica, la balistica interna, il peso, la lunghezza e la forma della canna della pistola uniti alla balistica esterna (la presenza di vento e la forza di gravità) e alla traiettoria, influenzano il modo in cui il proiettile fende l’aria.
La scienziata forense Stephanie Walcott ha sottolineato nei suoi studi che uno dei fattori cruciali per la velocità è soprattutto la lunghezza della canna. Attraverso degli esperimenti è giunta alla conclusione che le armi aventi canne più lunghe sparano proiettili in maniera più veloce. Questo spiega il perché i fucili riescano a colpire i bersagli anche ad una distanza elevata. Alcuni modelli di fucile, come un Remington 223, permettono al proiettile di raggiungere una velocità di 4390 km/h, facendo loro coprire una distanza equivalente alla somma delle lunghezze di 11 campi da calcio in un unico secondo. Se la canna invece è più piccola, come nelle pistole, le forze esterne cominceranno prima ad incidere sulla traiettoria rallentandolo.