Dagli studi effettuati finora era evidente una supremazia della tecnologia quantistica, maglie esperimenti erano stati condotti solo su piccola scala. Per la prima volta grazie, ad uno studio condotto dall’Università Statale di Milano e dal Politecnico, si è dimostrata tale teoria. I ricercatori hanno infatti effettuato un un’analisi del comportamento di un computer quantistico, sottoposto all’uso dell’intelligenza artificiale, in caso di attacchi informatici.
Il risultato è stato subito evidente e ha mostrato una vittoria schiacciante sui computer tradizionali. Il computer quantico è molto più veloce ed efficace nel rilevare attacchi hacker. Per l’esperimento è stato utilizzato un pc canadese D-Wave Advantage su una banca dati composta da tre milioni di pacchetti di traffico online.
Il fisico della materia condensata Enrico Prati ha spiegato che con lo studio del computer quantico sulla cyber security, l’hardware è 64 volte più rapido di un pc tradizionale. La ricerca italiana è stata particolarmente decisiva perché hanno utilizzato il metodo di apprendimento su un database di dati reali di traffico Internet, solitamente sfruttati per addestrare i sistemi di protezione delle grandi aziende.
Tipologia di analisi informatica è chiamata anomaly detection, poiché essa è in grado di individuare tra tutti i pacchetti quelli contenenti informazioni anomale e rilevare così gli attacchi hacker. L’algoritmo, costruito appositamente dagli scienziati ha distrutto le capacità di un computer tradizionale grazie alla riduzione dei tempi di esecuzione. Altra mossa decisiva è stato quello di far sì che il computer potesse lavorare su più copie allo stesso momento con il medesimo processore quantistico.