Osiris-Rex è la missione spaziale della NASA, parte del Programma New Frontiers. Iniziata nel 2016 la missione ha l’obiettivo di studiare l’asteroide Bennu e raccoglierne campioni da portare sulla terra per analizzarli approfonditamente negli appositi laboratori. Quale è stato il contributo di Brian May?
Brian May e la NASA
Brian May, oltre ad essere il leggendario chitarrista dei Queen, è anche astrofisico e ha conseguito il dottorato nel 2007 presso l’Imperal College. May inoltre è un esperto in stereoscopia, processo che permette attraverso due immagini bidimensionali di ricreare e analizzare un’immagine come se fosse in 3D. Ed è proprio per questo che l’aiuto del chitarrista è stato fondamentale durante la missione Osiris-Rex. May ha aiutato e assistito, insieme alla sua collaboratrice Claudia Manzoni, gli scienziati NASA e il suo ruolo si è rivelato provvidenziale per la riuscita della missione. Infatti, è riuscito ad identificare il punto in cui la sonda spaziale doveva atterrare per recuperare dei campioni di roccia senza essere danneggiata.
Il 24 settembre è stato annunciato che la capsula inviata nello spazio per la missione NASA Osiris-Rex, è tornata sulla Terra con 250 grammi di rocce e polvere provenienti dall’asteroide Bennu. La capsula è atterrata nel deserto dello Utah e ha recuperato il più grande campione di asteroide mai raccolto nello spazio. La speranza degli scienziati della NASA è quella di poter utilizzare i campioni raccolti per scoprire e spiegare come sia nata la vita sul pianeta Terra.
In un video messaggio sul suo profilo Instagram, May ha parlato della missione e ha dichiarato di essere davvero orgoglioso di aver partecipato ad una missione così importante e che per lui musica e scienza camminano sempre insieme. A prova delle sue parole, dopo aver collaborato alla storica missione, è poi stato assorbito dalle prove per il prossimo tour dei Queen.