Lo scopo del progetto è quello di recuperare le cabine tradizionali nate negli anni ’50 e trasformale in uno sportello digitale, multiservizi, che rendano le nostre città più tecnologiche e sostenibili. Dando nuova vita ad un vecchio patrimonio della nostra storia, ormai superato, TIM ha intenzione di fornire ai cittadini un nuovo strumento per l’inclusione e la sicurezza.
Le nuove cabine col tempo, promette l’azienda, verranno arricchite con nuove funzionalità e servizi utili per il turismo e la viabilità cittadina. Obiettivo, secondo TIM, fondamentale nell’epoca delle smart city.
Le nuove cabine daranno la possibilità, a chiunque ne abbia bisogno, di accedere ad una vasta gamma di servizi
e contenuti digitali. Queste nuove stazioni intelligenti saranno capaci di fornire servizi di infotainment, pagamenti digitali, ricarica degli smartphone e anche acquisto di biglietti. Inoltre, daranno anche la possibilità di fare chiamate gratuite verso numeri mobili e fissi nazionali. Un progetto ambizioso, che si arricchisce notevolmente per la sua attenzione alla sicurezza.Le nuove cabine prendono parte all’ampio progetto dell’azienda di telefonia di rendere sempre più piccolo il gender gap presente nel nostro paese. Grazie alla funzione Women+ le cabine diventano infatti un importante presidio di sicurezza per le donne in situazioni di pericolo. Pietro Labriola, amministratore delegato dell’azienda TIM, ha dichiarato che le cabine rappresenteranno un passo avanti per tutelare le donne che temono una possibile aggressione. Come funziona Women+? Per attivare il servizio basta pigiare sull’apposito tasto per ricevere, in tempo reale, aiuto attraverso un servizio di supporto. Un operatore, sempre disponibile, interverrà per assistere la persona in difficoltà e segnalerà la situazione di pericolo alle autorità competenti.
Il progetto di TIM rappresenta un impegno dal valore sociale che promette di aiutare le forze dell’ordine a contrastare episodi di violenza verso le donne, ma anche fenomeni di microcriminalità.