Il canone Rai è ad oggi la tassa che ogni possessore di un televisore si trova costretto a pagare come fruizione della TV pubblica dal divano di casa, un gettito fiscale che idealmente viene utilizzato per migliorare il servizio e l’infrastruttura.
Una recente notizia trapelata in rete ha fatto davvero scalpore, infatti il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avrebbe avanzato una serie di proposte per rimuovere il canone Rai dalle bollette dell’energia elettrica, nell’idea comunque di renderle meno gravose ed onerose per le famiglie italiane. Prestate attenzione, non si è mai parlato di un’abolizione della tassa, bensì di un modo differente per versarla.
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Canone Rai, la tassa passerà sullo smartphone?
La prima proposta riguarderebbe il pagamento della tassa all’interno delle vere e proprie tasse fiscali che ogni anno il consumatore versa allo Stato, verrebbe incluso ad esempio in busta paga o per chi lo compila nel 730. L’altra idea invece si appoggia alle utenze telefoniche, dall’idea appunto che lo smartphone permetterebbe di accedere alla televisione, Giorgetti avrebbe pensato di aggiungere la tassa agli abbonamenti telefonici che ogni mese gli utenti pagano, siano essi flat o ricaricabili.
Le associazioni dei consumatori promettono comunque di fare barricate, sopratutto per quanto riguarda il pagamento per la visione della TV sullo smartphone, un argomento molto caldo, ma al quale il Ministero dello Sviluppo Economico, con la nota 9668 del 2016, aveva già risposto, escludendo dal canone tablet, smartphone, computer o ogni altro dispositivo senza sintonizzatore per il segnale del digitale terrestre.