In Italia, nei primi otto mesi dell’anno, sono state acquistate oltre 41 mila auto elettriche, con un aumento del 32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Eppure, nonostante questo aumento registrato, l’immatricolazione nazionale resta al di sotto del 4%, una quota al 3,9%
rispetto al 2022.Da uno studio sull’elettrico in Italia, condotto da Areté, azienda leader nella consulenza strategica, è emerso un profilo medio degli acquirenti di auto elettriche. L’instant survey è stato condotto su un campione di 454 persone di cui il 53% uomini e il 47% donne. Dallo studio, condotto nel mese di settembre, ha mostrato che il 58% del campione intervistato sul territorio nazionale, guida una di queste vetture da oltre un anno, la maggioranza vive in città (l’89%) e ricarica la propria auto preferibilmente “in casa” (il 57%) mentre il 38% si affida alle colonnine negli spazi pubblici o alle infrastrutture nei parcheggi dei luoghi di lavoro (il 5%). In toto, tutti gli intervistati hanno dichiarato di preferire l’elettrico e che non tornerebbe più indietro. Ma allora perché le auto elettriche non sono ancora largamente diffuse?
A frenare la diffusione dell’elettrico ci sono due fattori: la limitata autonomia delle batterie e i costi ancora troppo elevati e poco accessibili.