L’idea alla base sarebbe quella di trasformarla in un parco eolico, andando difatti in controtendenza con la sua natura di base, volendo diventare un polmone verde a cui attingere per energia pulita. Dall’indipendenza dalla Russia, l’Ucraina non è mai stata indipendente dal punto di vista energetico, e considerando la guerra in corso, potrebbe rappresentare un giusto passo in avanti verso un distacco più completo dalla madre patria.
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Per raggiungere tale obiettivo, il governo avrebbe sottoscritto un accordo con una società tedesca, NOTUS Energy, la quale dovrebbe esplorare tale possibilità, andrebbe in parte a verificare se all’interno della zona di esclusione esistesse l’effettiva possibilità di ricreare quanto annunciato. Secondo la NOTUS, il potenziale dell’area sarebbe molto elevato, infatti si potrebbe produrre 1000 megawatt, un quantitativo più che sufficiente per soddisfare il fabbisogno energetico di ben 800’000 famiglie residenti a Kiev, che per la cronaca dista circa 150 chilometri dal sito in questione.
Una notizia che comunque non stupisce completamente, se pensate infatti che dal 2018, sempre all’interno del reattore nucleare, è stato costruito un piccolo parco eolico, capace oggi di dare luce a circa 2000 famiglie residenti nelle vicinanze o nella zona stessa.